Cultura13 maggio 2021 18:04

L'azione educativa dell'ANPI

Il testo della lezione tenuta da Gianfranco Pagliarulo - presidente nazionale ANPI - nell'ambito del ciclo di incontri "Raccontare la Resistenza a scuola" promosso dall'Università degli studi di Firenze

L'azione educativa dell'ANPI

"Mi è capitato di recente di partecipare ad un dibattito in cui un giovane iscritto all'Anpi ha sostenuto che in una parte rilevante delle nuove generazioni non c'è necessariamente un giudizio negativo o positivo sulla resistenza, ma semplicemente la registrazione di un fatto storico, lontano nel tempo, estraneo alla vita, insomma completamente freddo.

Naturalmente in altra parte dei ragazzi di oggi c'è una forte sensibilità civile e democratica, mentre altra parte ancora subisce più o meno il fascino, diretto o indiretto, delle idee di tipo fascista. Eppure mi pare che prevalga il dato dell'indifferenza, della registrazione del passato, analogamente allo studio di Napoleone o dell'impero romano.

Questa distanza temporale e per così dire psicologica con cui viene vissuto da tanti ragazzi il tempo della resistenza mi ha colpito.

Quando avevo vent'anni, era il 1969, vivevo la resistenza – e con me tanta parte della mia generazione – come un mito fondativo.

In quegli anni, al di là delle dinamiche ideologiche e delle scelte politiche, era messo a valore il fatto che la Repubblica costituzionale nasceva su dei miti delle origini, che si incarnavano nei simboli, perché c'è sempre un rapporto fra mito e simbolo: fra gli altri il 25 aprile come il simbolo della Liberazione; i sette fratelli Cervi; più in generale, la Resistenza.

La natura di questi miti delle origini non era misterica, iniziatica, magica, come quella del fascismo e del nazismo: la nascita di Roma, Romolo e Remo, oppure la razza ariana che sarebbe la diretta discendente biologica del popolo indoeuropeo di alcuni millenni prima di Cristo. La natura del mito repubblicano è razionale, storica, critica e sociale. Specifico sociale, perché l'Italia del dopoguerra aveva assoluta necessità di ricostruire la sua coesione, il senso stesso di essere una nazione, un popolo, uno Stato."

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