News06 giugno 2021 16:08

Pertini, l'ANPI contro Caprioglio: inaccettabili omissioni

Antifascismo, fascismo, prigionia, Resistenza, tante sono le parole mai citate nell’intervento della sindaca Caprioglio all’inaugurazione della stele dedicata a Sandro Pertini a differenza, per esempio, di quanto correttamente fatto dal Prefetto. E a Varazze il centrodestra si appropria della storia di Matteotti

Pertini, l'ANPI contro Caprioglio: inaccettabili omissioni

Già la procedura per l’inaugurazione della stele dedicata a Sandro Pertini era stata caratterizzata da alcune imprecisioni ma l’amara e incredibile vetta di un inaccettabile revisionismo storico o di una colpevole ignoranza sulla storia dell’Italia e della nostra città è stata toccata durante la cerimonia di inaugurazione dello scorso 2 giugno. 

Nel suo discorso la sindaca Ilaria Caprioglio sorvolando su altre dimenticanze ha omesso totalmente ogni riferimento a Resistenza, Antifascismo e fascismo. Nulla. Il discorso della sindaca ha completamento omesso il ricordo di “Sandro” come guida dei Resistenti, condannato al confino e nel dopoguerra figura della continuità antifascista dei valori sanciti con la Liberazione di tutti nella Costituzione e nello spirito del CLN. Un “rumoroso silenzio”, anche a confronto dell’intervento del Prefetto di Savona, Dott. Antonio Cananà, che non ha dimenticato i temi resistenziali e antifascisti di Pertini. L'unico intervento -quello del Prefetto- in cui è stato ricordato il ruolo che ha avuto Pertini come antifascista, partigiano, membro del CLN, e poi della Costituente, sottolineando il valore della lotta contro fascismo, nazismo razzismo e guerra, citando l’articolo 3 della Costituzione.

Ma ci sono state altre omissioni. Il discorso della sindaca ha citato Pertini come avvocato nel vecchio tribunale di Palazzo Santa Chiara, dimenticando di sottolineare però che ebbe il suo studio distrutto in una spedizione fascista e soprattutto in quelle aule fu condannato in uno dei processi più noti in Italia, quello relativo alla fuga di Filippo Turati in Francia, ove con  Pertini erano imputati Carlo Rosselli e Ferruccio Parri.

Gentile Sindaca Ilaria Caprioglio, non le dicono nulla questi nomi? 

Le sue omissioni sono inaccettabili.  Non possiamo pensare che siano dovute all’ignoranza rispetto alla storia e alla storia della città di Savona, medaglia d’oro per il suo contributo alla Liberazione. 

Unica sola concessione dell’intero discorso alla straordinaria memoria storica si trova in una riga a metà discorso, con l’uso della parola “partigiano”.

Il suo discorso, signora Sindaca, è stato un tentativo di revisionismo storico su una delle figure più limpide della storia del nostro paese e della nostra città. 

La Repubblica Italiana e la Costituzione sono indissolubilmente antifasciste.  

Forse, non è un caso che l’omissivo discorso della sindaca di Savona sia seguito in questi giorni dall’evento di Varazze dell’11 giugno, dove tutto il centrodestra si schiera per presentare un libro dedicato a Giacomo Matteotti  con esponenti politici la cui cultura politica sui temi dei diritti civili, della solidarietà e dell’accoglienza non è certo quella di Matteotti (libro scritto dal senatore Nencini, esponente del Psi, presente anche all’inaugurazione del monumento di Savona).

 

ANPI PROVINCIALE DI SAVONA

 

Ps: per chi non era presente o pensa a una fake news alleghiamo il testo del discorso tenuto dalla sindaca di Savona, Ilaria Caprioglio, in occasione dell’inaugurazione della stele dedicata a Sandro Pertini

"Buongiorno, porgo un saluto alle Autorità civili, militari, religiose e a tutti coloro che hanno accolto il nostro invito a partecipare a questo breve momento, in forma ristretta a causa del perdurare dell'emergenza sanitaria ma di forte valenza simbolica in quanto celebrato il 2 giugno: in occasione della Festa della Repubblica ci accingiamo, quindi, a inaugurare una piazza e un'opera alla memoria del Presidente Sandro Pertini.

Realizzare un'opera all'altezza della figura di Pertini la ritenevo un'impresa difficile. La mia decisione di estendere il bando di gara a opere astratte uscendo dalla logica della statua, anche nella consapevolezza che l'ex Presidente della Repubblica non amasse essere raffigurato, scaturiva dalla necessità di porre al centro dell'attenzione la formidabile potenza delle sue parole, sempre attuali ed espressione di un pensiero reso plastico dalla coerenza delle azioni.

L'opera di Gianni Lucchesi coglie pienamente tale necessità, consegnando a imperitura memoria il pensiero di Pertini che desiderava per i nostri giovani la pace e la libertà: li voleva "uomini liberi, in piedi, a fronte alta, padroni del loro destino e non servitori in ginocchio".

Sono orgogliosa che quest'opera sia stata realizzata, unitamente all'intitolazione della piazza a Sandro Pertini, nel corso del mandato amministrativo che mi accingo a concludere. Mandato iniziato nel 2016 con lo straordinario privilegio di accogliere a Savona il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia di commemorazione per i 120 anni della nascita di Pertini.

Pertini fu uno studente del liceo Chiabrera di Savona e nella nostra Città si affacciò alla politica, iscrivendosi, appena terminata la prima guerra mondiale, alla sezione savonese del Partito Socialista Italiano. Sempre qui si candidò e venne eletto alla Camera dei Deputati, per essere in seguito confermato nelle successive legislature. Nelle aule di Palazzo Della Rovere, sotto gli affreschi di Ottavio Semino, svolse la pratica forense e poi, iscritto all'albo dell'ordine degli Avvocati di Savona il 30 dicembre 1923, la professione.

Quello tra Pertini e la nostra Città è un legame molto forte. Lo testimonia la presenza, all'interno del complesso monumentale del Priamar, uno dei simboli più conosciuti e più rappresentativi di Savona, del Museo Sandro Pertini e Renata Cuneo, inaugurato nel 1991 nel Palazzo della Loggia: un museo nato per esaudire il desiderio dello stesso Presidente, come espresso dalla moglie Carla Voltolina, di donare alla Città di Savona la sua vasta collezione.

L'esempio di Pertini rappresenta una memoria importante, da alimentare e da trasmettere a tutti cominciando dalle nuove generazioni che, come disse lo stesso Pertini, “non hanno bisogno di prediche: i giovani hanno bisogno, da parte degli anziani, di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”. È difficile trovare, nella storia della nostra Repubblica, esempi più fulgidi di onestà e di coerenza di quelli incarnati da Pertini e dal suo percorso di uomo, di politico, di rappresentante delle istituzioni, di difensore della Costituzione, di partigiano, di patriota.

L'opera di Gianni Lucchesi, realizzata nel corso di una pandemia che ha stravolto le nostre vite, credo possa essere di auspicio per un futuro di rinascita, nella certezza che Savona e l'Italia intera dispongano dello spirito, delle risorse e della volontà necessari per fronteggiare e sconfiggere la crisi economica e sociale scaturita dall'emergenza sanitaria. Un augurio e una speranza, un percorso necessario per garantire un avvenire ai nostri figli. Perché, come evidenziò proprio nel 2016 il Presidente Sergio Mattarella: "Un Paese che non riesce a includere i giovani è un Paese fermo. Un Paese che esclude i giovani, o li inserisce nel mondo del lavoro in modo precario, si condanna da solo".

L'esempio di Sandro Pertini, che l'opera di Gianni Lucchesi celebra, si rivolge a tutti e resterà intagliato nella lamiera di acciaio corten, esile ma tenace, ancorato al terreno ma proteso verso il cielo: simbolo della resilienza di chi visse nel passato, di chi vive nel presente e di chi vivrà nel futuro.

Desidero, infine, ringraziare la San Paolo Spa, la Fondazione e l'Associazione Sandro Pertini, la Fondazione De Mari, la Società Savonese di Storia Patria, i membri della Commemorazione esaminatrice, e i Cittadini che hanno contribuito con donazioni alla realizzazione dell'opera."

Ilaria Caprioglio, Sindaco di Savona

 

com

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