Contromano17 luglio 2021 19:35

Onorare la Storia

Il becero video che ha circolato in rete in queste ore e che ha visto protagonista il vice - presidente di una squadra che si definisce "Pro Savona" ha mostrato assieme maleducazione, sessismo, offese profonde alle vicende passate (di Luciano Angelini e Franco Astengo)

Onorare la Storia

Quando ci si richiama alla Storia (quella con la S maiuscola) è bene conoscerla e a fondo.

Il becero video che ha circolato in rete in queste ore e che ha visto protagonista il vice - presidente di una squadra che si definisce "Pro Savona" ha mostrato assieme maleducazione, sessismo, offese profonde alle vicende passate alle quali si pretende di richiamarci in virtù di un "acquisto" effettuato non si sa bene in quale "store".

Una vicenda che disonora Savona come Città, che fa vergognare Savona sportiva e soprattutto che non si riallaccia, se non maledettamente in negativo, con i trascorsi di quello che fu il sodalizio bianco blu, la cui memoria - nel corso degli ultimi anni - è stata fortemente offesa dalla frequentazione di personaggi che hanno compiuto veramente strame di una grande passione sportiva che ci ha animato per decenni: pensiamo alle penalizzazioni, alla partita venduta/comprata con il Teramo, al fallimento "misterioso" verificatosi più o meno dodici mesi fa, fino a quest'ultimo episodio che è eufemistico definire increscioso.

Reclamiamo il valore di questo nostro giudizio proprio per aver tenacemente lavorato da molti anni proprio per ricostruire, mantenere e perché no esaltare la Storia del nostro sodalizio nei suoi tanti, molteplici e anche complicati aspetti: non sempre sono state rose e fiori e tra le tante avventure ricordiamo ancora i botteghini di Corso Ricci chiusi per la rinuncia ad una partita casalinga avversaria la Novese, in un momento davvero nero per Savona colpita al cuore, in quel punto, nella sua identità industriale e operaia.

Soprattutto, tornando all'oggi, ci ferisce che tutto questo balordo bailamme richiami, alla fine, una presunta rivalità Savona - Vado che i tanti che hanno messo becco nella vicenda neppure immaginano nella sua essenza sportiva.

Savona - Vado è sempre stata la partita delle nostre radici: un confronto che risale ai tempi dei pionieri del calcio italiano, quando il Savona faceva parte dell' élite assoluta e il Vado conquistava la prima Coppa Italia.

Il nostro pensiero deferente si rivolge ai tanti che hanno indossato entrambe le maglie: primi fra tutti Felice Levratto e Valerio Bacigalupo (suo fratello Manlio, poi, fu l'allenatore capace di riportare il Savona in Serie B, mentre un altro vadese Felice Pelizzari era stato il "conducator" del salto dalla IV Serie alla Serie C nell'ultimo campionato giocato in Corso Ricci).

Poi tanti altri nomi cari alle due tifoserie. Restiamo ai tempi antichi: Bruno Ferrero, Bertin Mantero, Mino Persenda, Nanni Ciglieri, Andrè Galindo.

I tanti derby in Corso Ricci e alle Traversine: si verificò perfino un 1-5 a favore dei rossoblù in casa del Savona che incassammo da grandi signori, come un grande signore, lui sì, era il nostro presidente Stefano Del Buono capace di tessere relazioni sottili con tutti i sodalizi circostanti, autorità, istituzioni, tessuto produttivo, professionisti e tifosi.

Certo le due tifoserie non lesinavano sfottò e "gufate": alle Traversine poi i portieri avversari erano oggetto di "particolari attenzioni" fin dai tornei giovanili.

Era lo sport, esisteva una grande rivalità che animava partecipazione e passione popolare: assistere alla nostra grande "galleria dei ricordi" ammorbata da queste trivialità ci procura dolore e distacco.

Luciano Angelini e Franco Astengo

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