News09 settembre 2021 12:18

Manifestazioni "no green pass", blitz della Polizia in cinque province

Gli indagati figurano membri attivi di un gruppo Telegram denominato “I guerrieri” in cui venivano progettate azioni violente da realizzare anche con l’uso di armi ed esplosivi fai da te in occasione delle manifestazioni organizzate su tutto il territorio nazionale, in particolare quella in programma a Roma l’11 e il 12 settembre

Manifestazioni "no green pass", blitz della Polizia in cinque province

Nella prima mattinata di oggi, la Polizia di Stato, al termine di un’attività investigativa coordinata dal capo della Sezione Distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano dr. Alberto NOBILI e dal PM dr. Piero BASILONE, ha dato esecuzione a 8 decreti di perquisizione delegata nei confronti di altrettanti connazionali indagati per istigazione a delinquere aggravata.

Oltre al Capoluogo lombardo, le perquisizioni – condotte dalla D.I.G.O.S. e dalla Polizia Postale di Milano in collaborazione con gli omologhi Uffici territorialmente competenti – hanno interessato le Province di Roma, Venezia, Padova, Bergamo e Reggio Emilia.

Gli indagati figurano membri attivi di un gruppo Telegram denominato “I guerrieri” in cui venivano progettate azioni violente da realizzare – anche con l’uso di armi ed esplosivi fai da te – in occasione delle manifestazioni “no green pass” organizzate su tutto il territorio nazionale, in particolare quella in programma nella Capitale per le giornate dell’11 e 12 settembre pp.vv..

L’indagine trae origine dalla costante attività di monitoraggio condotta dai due Uffici investigativi milanesi – su input della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Interno e del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma – nei confronti dei numerosi gruppi di protesta attivi sul web contro le misure di contenimento adottate dall’Esecutivo per fronteggiare l’emergenza sanitaria da COVID-19.

Dall’analisi dei messaggi pubblicati sulla chat dei “Guerrieri” è emerso che gli indagati – uno dei quali titolare di porto d’arma e già noto alle Forze dell’Ordine per la sua vicinanza al separatismo veneto – oltre all’intenzione di partecipare in massa alla manifestazione di protesta in programma nella Capitale il prossimo sabato, incitavano gli altri membri del gruppo a realizzare azioni violente nelle rispettive Province di residenza, contro non meglio precisati “obiettivi istituzionali” o approfittando della visita di esponenti dell’Esecutivo, come quella – poi annullata – prevista a Padova lo scorso 2 settembre da parte dell’On. Speranza.

Inoltre, il prosieguo dell’attività investigativa ha consentito di riscontrare l’effettiva intenzione di alcuni membri del gruppo di realizzare una “riunione preparatoria” in vista dell’appuntamento romano e di approvvigionarsi di armi bianche da utilizzare in quell’occasione.

com

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