News23 ottobre 2021 11:55

Nuovi mostri

Colonie Bergamasche di Celle, Italia Nostra e WWF scrivono a Regione Liguria: "La Regione deve intervenire per garantire il rispetto di quanto previsto dalla Regione stessa. Se ciò non succede il ruolo di pianificazione complessiva dell’ente Regione risulta sostanzialmente vuoto. Né è auspicabile che qualsiasi problema debba essere risolto dalla Magistratura, che dovrebbe intervenire per eccezione e non per prassi"

Nuovi mostri

Questo il testo della lettera:

Egr. Assessore Urbanistica, Pianificazione territoriale

Marco Scajola

Regione Liguria

via Fieschi 15 – 

16121 Genova

Oggetto: Realizzazione in corso per la trasformazione delle Colonie Bergamasche di Celle

Gentile Assessore Scajola, 

Nel 2021 abbiamo avuto modo di apprezzare le Sue risposte alle interrogazioni del Consigliere Melis e dei consiglieri Pastorino e Tosi (marzo 2021) al riguardo dell’intervento progettato di riutilizzo delle Colonie Bergamasche.

Nella sua lettera del 13 03 2021 Lei chiarì con precisione che:

Il regime normativo ID-CE (ax. 43) del PTCP non consente la costruzione di nuovi edifici né l'alterazione di quelli esistenti se non per adeguarli ai caratteri propri della zona. In termini generali rispetto alla norma sopra richiamata l'intervento di demolizione e ricostruzione ai sensi dell'art. 7 della L.r. n. 49/2009 con l'incremento del 35% del volume esistente non è compatibile con il regime ID-CE del PTCP.

…..

L'edificio delle ex Colonie bergamasche non è certamente tra gli edifici inadeguati rispetta ai caratteri dell'ambito ID-CE in argomento, trattandosi infatti di un compendio caratterizzato dal punto di vista paesaggistico dalla presenza di questi grandi complessi edilizi con i relativi parchi posti al contorno".

Osserviamo, invece, che il progetto incorso di realizzazione non corrisponde a quanto da lei dichiarato e che prevede una totale trasformazione con incremento dei volumi.

Osserviamo che il mondo delle colonie costituisce un unicum storico e urbanistico che caratterizza l’intero territorio ligure; esso meriterebbe un progetto di recupero e valorizzazione rispettoso di quella che fu una “utopia realizzata”. Sul tema delle colonie marine Italia Nostra preparò recentemente una mostra specifica e la sta presentando in diverse regioni italiane (in questo momento è in Puglia); ne fece anche una pubblicazione. In sostanza l’antico mondo delle colonie richiederebbe una tutela e valorizzazione come tale. Ricordiamo che nella Colonie Bergamasche si svolsero le giornate del FAI 2018 e ci fu un flusso immenso di visitatori affascinati (molti bergamaschi). Alcune regioni hanno sviluppato un’attenzione specifica (Emilia Romagna e Toscana) e la Liguria potrebbe porsi questo tema (ricordiamo che in Liguria c’è stato il recupero responsabile della Colonia Fara di Chiavari). Il territorio delle colonie bergamasche comprende, oltre agli edifici, una vasta area di valore botanico, spiaggia rocciosa e il collegamento con Celle e Varazze via galleria (disponeva di una piccola stazione ferroviaria al servizio del complesso). Questo insieme di risorse consentirebbe alla Regione di immaginare un progetto di livello internazionale ben più interessante di quello della costruzione di altre seconde case.

Celle Ligure ha già un esagerato patrimonio edilizio destinato alle seconde case (il 56,7 % ISTAT – Censimento 2011, ai massimi liguri), ben al di sopra di quello che in altre regioni turistiche viene considerato tollerabile (in Alto Adige il limite previsto è 10%).

Aggiungiamo che il territorio in esame è sito lungo l’Aurelia, in uno dei punti paesaggisticamente più belli del ponente ligure, parte quindi di un obiettivo di valorizzazione dell’arteria, quale strada-giardino che richiede una ben maggiore tutela.

Nella Sua risposta indicò la responsabilità della Provincia nel controllo della legittimità dei progetti. La Provincia è però tecnicamente in grave difficoltà a fare fronte ai propri impegni per il progressivo depauperamento delle proprie risorse. È comunque evidente che se la Provincia è inadempiente la Regione deve intervenire in sostituzione per garantire il rispetto di quanto previsto dalla Regione stessa. Se ciò non succede il ruolo di pianificazione complessiva dell’ente Regione risulta sostanzialmente vuoto. Né è auspicabile che qualsiasi problema debba essere risolto dalla Magistratura, che dovrebbe intervenire per eccezione e non per prassi.  Le chiediamo, Sig. Assessore, di verificare se nel sistema autorizzativo non siano state trascurate le sue indicazioni e valutare come sia possibile riqualificare il progetto con maggiore attenzione agli indirizzi regionali ed agli interessi della collettività locale e nazionale.

Certi di un Suo intervento la ringraziamo per l’attenzione.

Roberto Cuneo

Marco Piombo

Italia Nostra

Savona

WWF

 

 

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