Mezza politica28 ottobre 2021 15:54

Coraggio Toti

La sconfitta savonese non sembra l’unico motivo di preoccupazione per Giovanni Toti, in questi giorni: la notizia è passata sotto silenzio, ma il suo nanopartito Coraggio Italia, fondato assieme all’imprenditore e sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ora come ora non potrebbe neppure essere iscritto nel registro dei partiti politici

Coraggio Toti

Ne ha dato notizia l’Adnkronos, rivelando che la Commissione parlamentare per la trasparenza (ma il nome originale fa invidia a Orwell: Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici) avrebbe respinto lo statuto del neo partito centrista in base a una serie di rilievi di carattere tecnico.

Coraggio Italia, con i suoi 24 deputati e 7 senatori, non ha mai nascosto l’ambizione di pesare sulle scelte del Governo Draghi e perfino sull’elezione del prossimo Capo dello Stato.

Ma le casse del partito, senza il salvifico 2 per mille, rischiano di restare appese alle tasche di Brugnaro, su cui il quotidiano Domani sta portando avanti da tempo un’inchiesta nel silenzio generale: l’ultimo articolo è di oggi, con un titolo che non ammette interpretazioni: “Il blind trust di Brugnaro finanzia il partito di Brugnaro”.

Che è anche il partito del nostro Toti, ma a far la parte del leone nello statuto incriminato è il sindaco lagunare: il documento, scrive Domani, “al momento dà al grande finanziatore Brugnaro che ne è presidente moltissimi poteri.

Per dare un’idea, la parola «presidente» è citata 179 volte in appena 34 pagine. Il presidente incarna i valori del partito, propone la nomina dei suoi tre vicepresidenti, del tesoriere, del segretario, coordina il rapporto con le articolazioni territoriali, convoca assemblea, congresso e direzione nazionale, ma è anche il garante delle minoranze, decide sui limiti di spesa del partito, sull’utilizzo del simbolo, sulle candidature nelle liste elettorali, anche l’adesione di nuovi movimenti al partito deve passare dalla proposta del presidente, nomina le figure tecnico operative, può agire in maniera straordinaria senza limiti di spesa. E come dargli torto, se i soldi sono i suoi.”

Coraggio Italia - nomen omen - non si abbatte e studia come ripresentare a breve uno statuto che venga finalmente accettato.

Comunque vada, conoscendolo non dubitiamo che il presidente della Liguria abbia un piano B o forse una terza C, dopo Cambiamo e Coraggio.

Da Cucchiaio Italia a Cuscino Italia può andar bene tutto: l’importante è un biglietto per Roma, no?

Altro che Liguria.

LNS

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