News28 ottobre 2021 12:31

Affossamento Ddl Zan: domani il presidio di Liguria Pride

"Un senato lontano dalla realtà, fatto di persone ipocrite che giocano con le tattiche parlamentari, lasciando sull’asfalto il corpo dei diritti civili"

Affossamento Ddl Zan: domani il presidio di Liguria Pride

"Venerdì 29 ottobre dalle ore 18,00 ci vediamo in piazza De Ferrari a Genova per far vedere che le nostre vite valgono e non ci faremo ridurre al silenzio. Il Senato, con voto segreto, ieri ha affossato l’iter della legge contro omobilesbotransfobia, misoginia e abilismo, conosciuta come ddl Zan."

Così Liguria Pride, che osserva: "Con urla di giubilo e un violento scroscio di applausi scatta la tagliola per il #ddlZan, legge che proteggeva dalla violenza le persone LGBTI+ e disabili. Un senato lontano dalla realtà, fatto di persone ipocrite che giocano con le tattiche parlamentari, lasciando sull’asfalto il corpo dei diritti civili.

Le/i giovani se ne vanno a decine di migliaia; chi non può e non vuole andarsene resta e continua a vivere, liberamente, in una realtà già trasformata e migliore. Ce ne andiamo bellamente per il mondo come abbiamo sempre fatto, ma con una consapevolezza in più: il ddl Zan ci è servito, siamo di più, siamo più inclusivi/e/*, siamo più forti e scendiamo domani in piazza per dimostrarlo.
Abbiamo seguito gli interventi delle senatrici e dei senatori, con i social tutte/i/* potranno conoscere con quali argomentazioni, ignoranti e meschine, sono riusciti a vincere infangando la dignità delle persone. Hanno vinto in un’aula, ma non nella società.
Non ci fermerà nessuna tagliola, perché non si arresta il fiume in piena del cambiamento.

Tutti i gruppi e le associazioni possono scrivere a coordinamentoliguriarainbow@gmail.com per aderire."

Tra le prime adesioni, quella di Linea Condivisa: "Ieri il Senato ha approvato con 154 voti favorevoli e 131 voti contrari la cosiddetta "tagliola". La proposta di NON passaggio agli articoli tanto voluta dalla destra è andata a buon fine, con conseguente blocco dell'iter di una legge fondamentale per la tutela dei diritti di tuttə.

Ancor più raccapricciante è stato il teatrino offerto dai senatori seduti agli scranni della destra, i quali, orgogliosi e fieri dell'esito drammatico della votazione, hanno iniziato ad esultare. Urla di gioia, ululati, salti, applausi e balletti. Tutto per aver appena sancito la morte di un disegno di legge che sarebbe servito a tutelare milioni di persone e che non avrebbe fatto del male a nessunə.

Ogni manifestazione di esultanza per quanto accaduto ieri è un'ulteriore aggressione ai danni di chi già subisce quotidianamente odio e violenze per la sola colpa di essere se stessə. Lo scempio di ieri, indegno di un Paese civile, farà da oggi sentire molto più solə le vittime dei soprusi omolesbobitransfoibici o misogini o abilisti.

Questo non va accettato. Bisogna tornare subito al lavoro e bisogna continuare a lottare fino a che le istituzioni non avranno riconosciuto adeguati diritti e adeguate tutele a chi, ancora, quei diritti e quelle tutele non li ha.

Per questo parteciperemo al presidio organizzato dal Liguria Pride per chiedere Molto più di Zan".

LNS

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