La posizione ufficiale del blog "Storia del Calcio Savonese" sugli incresciosi episodi riguardanti la dirigenza della "Pro Savona"
Il ricordo di capitan Valentino, la prima pagina di Riviera Notte, all’epoca cuore, voce, anche critica del “nostro” Savona Fbc. Abbiamo voluto riportare all’evidenza e all’attenzione dei lettori un “come eravamo”, putroppo lontano anni luce dai più recenti capitoli del calcio biancoblu.
Un distacco certo sportivo ma soprattutto etico.
Oggi la Città non ha più la sua squadra e chi cerca di appropriarsene attraverso una miseranda asta fallimentare non sembra in grado di farlo con comportamenti adeguati alla Storia del Savona Fbc 1907. Le cronache di questi ultimi anni hanno mostrato solo grandi bluff, assenze, incompetenze, omissioni anche a livello di chi dovrebbe tutelare il buon nome della Città a livello sportivo.
L’avallo a scatola chiusa di operazioni fantasma, la morte annunciata dello Stadio Bacigalupo, ovvero la casa del vecchio Savona Fbc, la mancata iscrizione al campionato, la velleitaria operazione di un ex presidente, in parte giustificabile per la sua storia personale, di creare una società capace di appropriarsi della Storia biancoblu, le poco edificanti esternazioni nei confronti di amministratori pubblici, tecnici, avversari e dirigenti, del “padrone” del marchio del Savona Fbc sono segnali inquietanti su cui meditare.
È con queste premesse che si può guardare al futuro? È questo il “nuovo” Savona che si augurano gli sportivi, e sottolineiamo sportivi, per poter tornare ad amare i colori biancoblu, non importa in quale categoria? Interrogarsi è imperativo.
Per la Storia del Savona fbc 1907.
Lo dobbiamo a capitan Valentino, alla famiglia Del Buono, a presidenti che molto hanno dato, Enzo Grenno compreso, alle migliaia di tifosi che hanno fatto vibrare negli anni le tribune in legno di corso Ricci e si sono esaltate alle imprese di indimenticabili striscioni biancoblu.
Risuoni ancora il nostro antico grido di battaglia "Animo Bianco Blu".