Ieri - con mezza Genova allagata e l’altra mezza franata - il presidente fotografava poetico un raggio di sole, attirandosi i commenti infuriati di tutti i genovesi sommersi: commenti che non deve aver letto con attenzione, visto che ancora oggi è lì a postare arcobaleni anziché domandarsi cosa si può fare per evitare che la città diventi una risaia ogni volta che piove per due ore.
Ma Toti si sa, è un politico e neppure dei più fini: in più un bagno di realismo lo costringerebbe a parlare di una Liguria in condizioni disperate, sia sul piano sanitario sia su quello idrogeologico.
Quindi giù arcobaleni, che almeno non si parla di ospedali, liste d’attesa e fughe di pazienti e tranquilli che allagamenti e frane son lontani da palazzo.
Meno comprensibile è che la pagina ufficiale dell’ente gli vada dietro: davvero ha senso continuare con questa insulsa fiera dell’ottimismo, contest fotografici compresi?