News12 aprile 2022 14:54

Liguria, 1200 minori con disabilità ancora senza cure pubbliche

Gianni Pastorino (Linea Condivisa): «Da mesi Toti e Bucci non si interessano del problema»

Liguria, 1200 minori con disabilità ancora senza cure pubbliche

Ancora nessuna risposta dalle istituzioni ai genitori dei 1.200 minori disabili liguri senza cure.

«Da tempo come Linea Condivisa abbiamo a cuore la problematica dei 1.200 minori disabili che attualmente sono ancora senza trattamento ambulatoriale e riabilitativo e in liste di attesa che possono durare fino a 5 anni - dichiara Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio Regionale e Vicepresidente Commissione II Sanità - Né Bucci, né Toti o la presidenza della Commissione Sanità sembrano essere realmente interessati al destino di queste famiglie».

Ieri sera al CAP si è svolta l’iniziativa promossa da Marco Macrì per puntare nuovamente l'attenzione su questo tema. La giunta Toti ha annunciato nei mesi scorsi di investire oltre 2 milioni di euro per attivare le cure attese dalle famiglie, costrette a rivolgersi alla sanità privata, con costi che non sempre riescono a sostenere.

«La promessa di Toti di investire 2 milioni di euro per attivare le cure attese dai minori resta ad oggi lettera morta - prosegue il capogruppo Pastorino - I CUP non sono in grado, nonostante lo sforzo degli operatori, di attribuire le prestazioni sanitarie a chi le richiede e le famiglie rimangono così alla mercé di un mercato privato che eroga prestazioni disomogenee e le dissangua. Che comunità siamo se i più fragili tra noi vengono abbandonati? - si chiede Gianni Pastorino - Il confronto coi candidati sindaci e sindache è stato interessante, ma estremamente parziale dal momento che mancava chi attualmente governa la città di Genova e la Regione Liguria. Il sindaco uscente Marco Bucci non solo non si è presentato, non si è proprio degnato di declinare l’invito».

«Questa situazione è vergognosa e inaccettabile. E non riguarda solo la sanità, ma ha fortissime ripercussioni sul diritto allo studio - conclude Pastorino - Abbiamo bisogno di una città a misura di persona, di un servizio pubblico che risponda alle esigenze di chi è più fragile, di strutture scolastiche senza barriere architettoniche e che dispongano di tutti gli ausili senso-percettivi destinati a favorire l’orientamento di alunni e alunne con disabilità sensoriali».

com

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