News13 maggio 2022 15:08

Savona per il disarmo: "No agli alpini a Vado e Quiliano"

"Raduni paramilitari e frecce tricolori sono operazioni di war washing che invitiamo a disertare: chi si considera dalla parte della pace non può sostenere alcuna forma di militarismo"

Savona per il disarmo: "No agli alpini a Vado e Quiliano"

"Anche sul nostro territorio sabato 14 e domenica 15 si svolgerà un raduno di alpini a Quiliano e Vado Ligure, con il patrocinio delle due amministrazioni comunali. Riteniamo questa iniziativa fuori luogo e fuori tempo per il momento storico che stiamo attraversando."

Così il comitato Savona per il disarmo, che prosegue: "Da oltre due mesi è in atto un conflitto alle porte della civile Europa, conflitto che vede il nostro paese cobelligerante in quanto fornitore di armamenti ad uno dei due paesi in guerra e applicatore di sanzioni economiche all'altro, quindi una presa di posizione netta ponendo in secondo piano risoluzioni diplomatiche, sia per evitare che accadesse sia per raggiungere accordi di cessazione del conflitto stesso".

"Non entriamo - continuano dal comitato - nel merito dei gravi fatti accaduti a Rimini durante l'adunata nazionale degli alpini, riguardanti i molteplici casi di molestie sessuali, fatti ampiamente trattati dalla cronaca e di cui si occupano collettivi femministi a partire da NUDM Rimini, e ci auguriamo non accadano anche da noi, sperando che qui non siano molti gli infiltrati.

Non vediamo il senso del continuare a promuovere iniziative di associazioni paramilitari, se si vuole riconoscere loro la partecipazione ad attività nel sociale, occorre ricordare che sempre in modo paramilitare questo avviene ed è sempre avvenuto.

Uno spirito di corpo che anche da civili riconduce ad un modello militare con tutti gli annessi, gerarchie e riti di una vita militare che se subita in età di servizio militare viene enfatizzata da una fantomatica nostalgia. La vera nostalgia può essere per la gioventù perduta, non certo per il servizio militare: altrimenti rischia di diventare fanatismo."

"Contestiamo il continuare a promuovere iniziative del genere, iniziative che, da sempre, tendono a promuovere un' immagine positiva del militare, inteso sia come organismo che come singolo individuo, promuovere la sua vicinanza alla gente in modo che si crei un'accettazione della presenza di uniformi sui territori che sempre più sono militarizzati a sostegno dell'ordine pubblico. Ricordiamo che nella realtà il militare nasce per egemonizzare, per conto dello stato ed al suo servizio, l'uso delle armi e della violenza, chi conosce la storia sa quanti siano i casi in cui l'esercito è stato impiegato in modo repressivo verso le proteste di popolo.

Un corpo militare se è portatore di pace, di pace armata sempre si tratta, questo si ottiene con le varie missioni di pace.

Oltre a questo raduno, negli stessi giorni, a Genova sarà effettuato lo spettacolo delle frecce tricolori, ennesima esibizione muscolare del militarismo italico, panem e circensem dicevano i latini, mai attuale come oggi, esibizioni volte a far dimenticare che anche i velivoli militari sono strumenti di morte. Tutti a testa in su ad ammirare lo spettacolo, quelli che subiscono i bombardamenti non guarderanno con lo stesso spirito gli aerei sopra le loro di teste.

Operazioni che in questo momento possiamo tranquillamente definire di war-washing, promozione di un modo di essere che non ci appartiene e non dovrebbe appartenere a nessun individuo.

Operazioni promotrici di nazionalismo con la retorica della patria, dell'eroe e del buono italiano con chiari intendimenti revisionisti, ne è un esempio la recente istituzione della festa degli alpini in occasione di una battaglia combattuta in una guerra fascista dove noi italiani eravamo gli invasori.

Invitiamo le persone a disertare e a boicottare queste iniziative e le iniziative future, chi si considera dalla parte della pace non può sostenere alcuna forma di militarismo, il pacifismo senza antimilitarismo rischia di essere solo un pensiero astratto, la pace deve essere la naturale convivenza fra i popoli, se la pace si ottiene con le armi si avrà una sopraffazione che prima o poi tornerà ad essere guerra."



com

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