Crisi Complessa30 maggio 2022 15:57

Non solo Sanac

Pervengono notizie preoccupanti per il futuro dell'azienda di Vado Ligure: Acciaierie d'Italia - di cui è socio il Ministero dello Sviluppo Economico, per il tramite di Invitalia il misterioso soggetto che dovrebbe gestire l'area industriale di crisi complessa - non risulterebbe aver depositato offerte per l'acquisizione dello storico sito vadese, la cui attività nel campo dei materiali refrattari risulta fondamentale per l'industria siderurgica (di Franco Astengo)

Non solo Sanac

Ci si trova così costretti a ritornare su di un tema che non pare finora aver sollevato nelle istituzioni e nel mondo politico quel senso di decisività al riguardo delle prospettive economiche della nostra provincia come, invece, dovrebbe essere avvenuto da molto tempo.

Si tratta di un complesso di questioni riguardanti non soltanto la SANAC che comprendono:

- la possibilità del mantenimento di produzioni legate ai punti strategici dello sviluppo industriale del Paese;

- una prospettiva che dovrebbe essere legata, prima di tutto, alla capacità delle nostre residue presenze industriali di mantenersi all'altezza dell'innovazione tecnologica che si verifica nei diversi settori: è questo il nodo che concerne il problema più importante che abbiamo di fronte, quello del mantenimento e dell'accrescimento dei livelli occupazionali per cui abbiamo necessità di elevare la nostra qualità nell'offerta produttiva nei settori strategici;

- il tema del mantenimento delle presenze industriali nell'area centrale della nostra Provincia (comprensorio savonese, Val Bormida) passa però attraverso due elementi di natura assolutamente strutturale: quello delle infrastrutture in modo da far uscire il territorio dall'isolamento (ferroviarie, stradali, portuali) e quello del recupero delle aree industriali dismesse;

- si tratta di punti che ormai sono ripetuti da troppo tempo, così come da troppo tempo si richiede una verifica di procedure e attività dell'area industriale di crisi complessa che non ha fornito finora alcun risultato per limiti di fondo di una impostazione del problema delle presenze produttive posto al di fuori da una ricerca di progettualità complessiva;

- appare del tutto carente la capacità di intervento del competente assessorato regionale, così come ancora in questo frangente si configura tutta la debolezza dell'Amministrazione Provinciale. Per l'area savonese e la Valbormida è necessario pensare a una soggettività delle amministrazioni locali capace di porsi strutturalmente in una dimensione necessariamente comprensoriale sia sul terreno dell'elaborazione strategica, sia rispetto alla difesa dell'esistente affiancando sindacati e corpi intermedi.



Franco Astengo (Coordinamento "Il Rosso non è il Nero")

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