Sempre ieri, il Decimonono segnalava che oggi Toti sarebbe stato a Roma per incontrare gli esponenti di alcuni partiti del centrodestra, “molto probabilmente di Fratelli d’Italia e della Lega”.
I sindacati sono comprensibilmente insorti, e Toti anziché chiedere scusa ha addirittura risposto: “Sono rimasto stupito da una polemica strumentale e inutile visto che parliamo di uno slittamento di appena 24 ore. Funivie resta un asset strategico per la Liguria. In questa vertenza e sulla stessa filiera delle rinfuse siamo pronti ad ogni iniziativa per tutelare i posti di lavoro, anche per le potenzialità future garantite dallo stesso sviluppo portuale della nostra regione”.
Il presidente della Liguria avrebbe fatto miglior figura a non rispondere, perché il punto della questione non è certo uno slittamento di 24 ore dell’ennesimo tavolino sull’affare Funivie, che si trascina da anni: si tratta semplicemente di rispetto, per i lavoratori e per chi li rappresenta.
E un politico con ambizioni nazionali dovrebbe saperlo.