Ciò è innegabile quanto è risaputa la tendenza degli italiani a dare consigli non richiesti: al vicino di casa, al CT della nazionale e anche, naturalmente, ai politici.
Noi pure abbiamo un consiglio da dare e - non ci crederete - è lo stesso, per la maggioranza del governo (invero molto modesto) che giura oggi e per l’opposizione (che speriamo sia opposizione e non solo minoranza): riguardatevi i numeri del voto.
La coalizione di destra ha preso 12.300.244 voti.
Quella di centrosinistra 7.337.975.
M5S ne ha presi 4.333.972, e il tandem Azione - IV 2.186.747.
Un paio di milioni di voti sono andati a liste che non hanno superato la soglia di sbarramento.
Non è che il Paese sia improvvisamente diventato di ultradestra. È sempre la solita Italia, solo un po’ più arrabbiata, un po’ più povera, un po’ più spaventata.
Con un po’ meno cultura.
E siccome senza cultura non c’è forza morale, si tende a cercare all’esterno la forza che non si trova dentro di sé.
La destra di governo coi suoi ministeri dai nomi improbabili farà quindi bene a ricordare quanti italiani effettivamente rappresenta.
Chi invece si cimenterà nella ricostruzione di un’opposizione deve sapere che dovrà metterci del suo, come tempo e anche come risorse: aprire le sedi di partito costa, son bollette e giornate.
Ma credeteci, sono soldi e ore spesi bene: lontani dalle strade si perde sempre.