Dopo Piazza del Popolo, il flash mob si è spostato in Piazza Mameli dove si è unito al presidio Savona per il Disarmo ed è stato letto un testo che ha voluto ricordare ogni donna uccisa, per poi toccare la panchina rossa di via Paleocapa e concludersi in piazza Giulio II, presso la panchina rossa sulla quale si può leggere, da diversi anni ormai, il triste elenco - sempre aggiornato - delle vittime.
Vittime degli uomini, certo, ma vittime anche di gelosia e mania di possesso, del sistema patriarcale e retrivo in cui siamo e restiamo immersi.
Quanto sia grave la situazione lo dimostra la lunghezza dello striscione con i centoquattro nomi delle donne la cui vita è stata spezzata solo negli ultimi undici mesi nel nostro Paese.
Tra loro c'è il nome di una nostra concittadina, Nadia Zanatta, uccisa a luglio: a lei il collettivo Non Una Di Meno aveva dedicato un presidio in Piazza Mameli.