News28 novembre 2022 12:35

Pagamenti POS, il Governo ci riporta all'età della pietra

L'Unione nazionale Consumatori: "Violata la misura del PNRR che prevedeva di incoraggiare il rispetto degli obblighi fiscali e migliorare i controlli"

Pagamenti POS, il Governo ci riporta all'età della pietra

"L'innalzamento della soglia a 60 euro per l'obbligo di accettare i pagamenti elettronici è una palese violazione degli obiettivi e dei traguardi fissati per l'assegnazione delle risorse del Pnrr" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

"Al di là del fatto che Governo Meloni ci fa tornare all'età della pietra, quando gli italiani non usavano ancora la carta di credito, un passo indietro al secolo scorso, il punto è che viene violata la misura del Pnrr che prevedeva di "incoraggiare il rispetto degli obblighi fiscali (tax compliance) e migliorare gli audit e i controlli" e che nella descrizione del traguardo e obiettivo si riferiva esplicitamente "all'originario articolo 23 del decreto-legge n. 124/2019, abrogato con la conversione in legge", ossia a quell'articolo del Dl Fisco del Governo Conte II magicamente abrogato durante i meno di 60 giorni della conversione in legge" prosegue Dona.

"Quell'art. 23, introducendo per la prima volta la sanzione di 30 euro aumentata del 4% del valore della transazione, stabiliva chiaramente il perimetro di applicazione, ossia "nei casi di mancata accettazione di un pagamento, di qualsiasi importo", quindi anche di 1 euro, senza se e senza ma" conclude Dona.

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