Cose Belle13 aprile 2023 12:59

Nuovofilmstudio, la settimana al cinema

Ecco la programmazione dal 14 al 20 aprile nella sala di piazza Rebagliati

Nuovofilmstudio, la settimana al cinema

Questo fine settimana, dal 14 al 17, As bestas, trionfatore ai premi Goya con nove statuette vinte su diciassette nomination: Rodrigo Sorogoyen, regista spagnolo tra i più talentuosi del cinema europeo contemporaneo, racconta il conflitto tra una coppia francese che vuole realizzare un agriturismo in un villaggio spagnolo e gli abitanti locali, mettendo gli spettatori di fronte a temi universali senza prendere posizione, mostrando personaggi con cui l'empatia varia nel corso della storia.


Dal 18 al 20, arriva sia in inglese con sottotitoli in italiano che in italiano, The Whale, vincitore di due premi Oscar tra cui miglior attore allo straordinario Brendan Fraser: Darren Aronofsky adatta per il grande schermo l'opera teatrale di Samuel D. Hunter, incentrata su un professore d'inglese il cui tempo sta per volgere al termine a causa della sua grave obesità, e sul suo tentativo di riallacciare i rapporti con la figlia adolescente per cercare un'ultima possibilità di riscatto.


Sempre dal 18 al 20, in inglese con sottotitoli in italiano e in italiano, Gli spiriti dell'isola: l'amicizia di una vita va terribilmente storta nel toccante film di Martin McDonagh (Tre manifesti a Ebbing, Missouri) ambientato sull'immaginaria isola irlandese di Inisherin, e ancora una volta interpretato dalla bellissima coppia composta da Colin Farrell e Brendan Gleeson (In Bruges).


Giovedì 20 aprile, alle 21.00, sarà presentato insieme al protagonista Giorgio Vacchiano, ospite in collegamento video, Il seme del futuro: il cambiamento climatico sta drammaticamente rivoluzionando gli equilibri degli ecosistemi. Questo è particolarmente evidente nelle foreste alpine, dove i suoi effetti si presentano con un'evidenza doppia rispetto agli altri ambienti. Per questa ragione lo scienziato Giorgio Vacchiano, esperto di gestione forestale, decide di prendersi una pausa dall'insegnamento in Università per tornare nei boschi della sua infanzia, in Valle d'Aosta, là dove è nata la sua passione per le piante.

 

Potete acquistare i biglietti in sala prima degli spettacoli oppure in prevendita su https://www.liveticket.it/nuovofilmstudio

 

As bestas

 

di Rodrigo Sorogoyen
con Denis Ménochet, Marina Foïs, Luis Zahera
Spagna/Francia 2022, 137'

 

Vincitore di 9 premi Goya: film, regia, attore protagonista (Denis Ménochet), attore non protagonista (Luis Zahera), sceneggiatura originale, montaggio, fotografia, suono, colonna sonora.

 

ven 14 apr (15.00 - 18.00 - 21.00)
sab 15 apr (15.00 - 18.00 - 21.00)
dom 16 apr (15.00 - 18.00 - 21.00)
lun 17 apr (15.00 - 18.00 - 21.00)

 

Antoine e Olga sono una coppia francese che si è stabilita da tempo in un piccolo villaggio dell’entroterra galiziano. Lì conducono una vita tranquilla, anche se la convivenza con la popolazione locale non è idilliaca come vorrebbero. Scoppia un conflitto con i loro vicini, i fratelli Anta , per cui la tensione si fa crescente in tutto il villaggio fino a raggiungere un punto di non ritorno...

 

Rodrigo Sorogoyen, regista spagnolo tra i più talentuosi del cinema europeo contemporaneo, torna in sala con As bestas, trionfatore ai premi Goya con nove statuette vinte su diciassette nomination. Il film, scritto da Sorogoyen insieme alla sceneggiatrice Isabel Peña, mette gli spettatori di fronte a temi universali ma anche complessi, come la minaccia dello straniero nei confronti di ciò che è locale, il sentimento di appartenenza a una città, l’abbandono rurale, l’invidia, l’animale contro il razionale. Inoltre, lo fa senza giudicare, senza prendere posizione, mostrando una realtà complessa e personaggi con cui l'empatia del pubblico varia nel corso della storia.
«Quando abbiamo letto la notizia di uno scontro in un villaggio della Galizia tra una coppia di stranieri e alcuni abitanti del luogo, vicini di casa da anni, abbiamo subito capito che in quegli eventi c’erano gli elementi per costruire una storia potente per il cinema. Abbiamo studiato il caso per trasformarlo in un racconto, nel nostro racconto. Conoscevamo, o credevamo di conoscere, le persone coinvolte. Conoscevamo, o pensavamo di conoscere, le loro motivazioni, i loro sogni. E così abbiamo iniziato a creare i nostri personaggi. Abbiamo cambiato i loro nomi, l’età, la nazionalità. Non volevamo raccontare la storia vera, ma quella ispirata a noi da quell’evento. In primo luogo, sono emersi Antoine e Olga, due francesi di circa 50 anni che, stanchi della vita di città, si trasferiscono in un bellissimo villaggio isolato dell’Ourense per ricominciare da zero e vivere a diretto contatto con la natura. Poi è arrivato tutto il resto. Un villaggio che viene gradualmente abbandonato (come molti altri in Spagna, una tragedia del nostro tempo) e in cui gli abitanti sono sospettosi nei confronti degli stranieri. Una coppia di fratelli arrabbiati con il mondo e, quindi, anche con questi due stranieri. La patria come conflitto. Minacce, orgoglio, convivenza difficile, esplosioni di violenza, paura. Questi ultimi due elementi hanno finito per diventare gli assi portanti su cui poggiava la storia. Un po’ alla volta abbiamo iniziato a concentrarci su Olga. La sua vicenda meritava di essere raccontata. Quella di una donna che sembra essere nell’ombra, che sembra seguire il marito in un’avventura prima romantica e poi pericolosa, che teme per la sua vita, che cerca di mediare e portare pace nei conflitti. Quella donna che sembra essere il personaggio secondario, quello che apparentemente segue la scia del protagonista, in realtà è la nostra vera protagonista».
(Rodrigo Sorogoyen, Isabel Peña)

  

The Whale

in inglese con sottotitoli in italiano e in italiano

 

di Darren Aronofsky
con Brendan Fraser, Sadie Sink, Hong Chau
USA 2022, 117'

 

Vincitore di due premi Oscar: miglior attore a Brendan Fraser; miglior trucco e acconciatura. 

 

in italiano:
mar 18 apr (15.30 - 18.00)
gio 20 apr (18.00)

 

in inglese con sottotitoli in italiano:
mer 19 apr (21.00)

 

Charlie, un insegnante di inglese che soffre di obesità grave, e il cui tempo sta per volgere al termine, cerca di riavvicinarsi alla figlia adolescente, divenuta quasi un’estranea, per un’ultima possibilità di redenzione. Charlie deve confrontarsi con traumi sepolti da tempo e un amore mai rivelato che lo tormentano da anni armato solo di un cuore pieno d’amore e di un fiero intelletto...

 

«Ciò che amo di The Whale è il suo invito a trovare l’umanità in personaggi che non sono né totalmente buoni né totalmente cattivi, che vivono nella zona grigia in cui ci troviamo tutti e che hanno delle vite interiori estremamente ricche e intricate. Hanno tutti commesso degli errori, ma li accomunano un cuore enorme e il desiderio di amare anche quando gli altri sembrano rifiutare l’amore. È una storia che si pone una domanda semplice ma fondamentale: possiamo salvarci a vicenda?».
(Darren Aronofsky)


Gli spiriti dell'isola

in inglese con sottotitoli in italiano e in italiano

 

(The banshees of Inisherin)
di Martin McDonagh
con Colin Farrell, Brendan Gleeson
Irlanda/USA/Gran Bretagna 2022, 114'

 

Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a Colin Farrell e Premio Osella per la migliore sceneggiatura a Martin McDonagh a Venezia 2012; candidato a 8 premi Oscar.

 

in inglese con sottotitoli in italiano:
mar 18 apr (21.00)

in italiano:


mer 19 apr (15.30 - 18.00)
gio 20 apr (15.30)

 

Irlanda, 1923. I migliori amici Pádraic e Colm s'incontrano da una vita alle due del pomeriggio per qualche pinta al pub e le solite chiacchiere. Un giorno, però, Colm non apre la porta di casa all'amico, e in seguito, costretto a fornire una spiegazione, afferma di averne abbastanza di lui e di non voler spendere un minuto di più in sua compagnia. Incapace di accettare la cosa, Pádraic cerca l'aiuto della sorella e poi del parrocco perché parlino con Colm, ma quest'ultimo minaccia il peggio se Pádraic non lo lascerà in pace. Mentre sul continente infuria la guerra civile, sull'immaginaria isola di Inisherin, che si è sempre considerata al riparo dal conflitto, l'allontanamento di due amici fraterni innesca ugualmente una serie di conseguenze...


L’amicizia di una vita va terribilmente storta nel toccante film di Martin McDonagh (Tre manifesti a Ebbing, Missouri), ancora una volta interpretato dalla bellissima coppia composta da Colin Farrell e Brendan Gleeson (In Bruges).
 


Il seme del futuro

 

di Francesca Frigo
Italia 2022, 62’


Ospite in collegamento il protagonista Giorgio Vacchiano

 

gio 20 apr (21.00)

 

Il cambiamento climatico sta drammaticamente rivoluzionando gli equilibri degli ecosistemi. Questo è particolarmente evidente nelle foreste alpine, dove i suoi effetti si presentano con un'evidenza doppia rispetto agli altri ambienti. Per questa ragione lo scienziato Giorgio Vacchiano, esperto di gestione forestale, decide di prendersi una pausa dall'insegnamento in Università per tornare nei boschi della sua infanzia, in Valle d'Aosta, là dove è nata la sua passione per le piante. Quel territorio, per lui così familiare, con i suoi imponenti e affascinanti paesaggi, si presta infatti a diventare un grande laboratorio a cielo aperto, dove studiare il cambiamento del clima e le strategie per contrastarne gli effetti. Comincia così un viaggio che porta Giorgio a percorrere la foresta alpina e ad incontrare altri ricercatori e scienziati, alla ricerca delle chiavi per comprendere i profondi mutamenti in atto in quel territorio. La sua ricerca ha uno scopo urgente e fondamentale: elaborare le strategie per intervenire nella foresta in modo da aiutarla a contrastare gli effetti del cambiamento del clima, preservando così tutti quei servizi che essa offre agli esseri umani e che garantiscono la nostra sopravvivenza su questo pianeta. Salvare gli alberi, infatti, significa salvare l'umanità.

 

«Immergendosi in un ecosistema come quello alpino o appenninico, Giorgio indaga il territorio, raccoglie indizi, mette insieme i pezzi di un puzzle che gli permette di valutarne lo stato di salute. È un processo di ricerca scientifica che ha giàin se stesso una forte struttura narrativa: la macchina da presa segue Giorgio, che fa da perno della narrazione. La sua ricerca sul campo offre un punto di vista forte e specifico per raccontare in modo efficace un tema complesso come quello del cambiamento climatico e dei suoi effetti».
(Francesca Frigo)

 

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