L’attività espositiva dell’associazione culturale Traumfabrik prosegue nel mese di febbraio con un nuovo progetto dell’artista genovese Grazia Buongiorno, in arte Drina A12. Negli spazi di via Aicardi 70 in Celle Ligure, a partire da sabato 24 febbraio è ordinata una selezione di lavori, quasi tutti su tavola, dedicati ai bambini e adolescenti dell’Ottocento, che non potendo andare a scuola, affollavano le strade e i marciapiedi trovando espedienti per racimolare qualche spicciolo, o venduti dalle proprie famiglie a favore di botteghe, locande, cantieri e fabbriche in cambio di soldi o di favori.
Il fenomeno del lavoro minorile, dell’infanzia rubata dei bambini delle fabbriche, è indagato da Drina attraverso una serie di suggestivi ritratti che riprendono un ciclo creativo più esteso, sia in termini di mezzi linguistici e supporti utilizzati sia in termini di temi e soggetti. Tutte le opere sono incorniciate personalmente dall’artista per sottolineare ancor più la soglia tra l’indigenza del contesto, la poesia dei volti, il bisogno di avvalorare l’assunto invitandoci a rallentare, per trovare ciascuno una propria misura con la quale approcciare la mostra.
Il risultato è una pittura senza nome. Il che, evidentemente, vi deve intrigare: perché dove c’è una vibrazione senza spiegazioni, lì di solito c’è quella sospensione del mondo che chiamiamo arte.
Di fronte a questi lavori, parafrasando Francesco Trabucco, viene facile asserire che il significato dell’arte è indicibile al di fuori della sua propria forma espressiva. E noi che ci accaloriamo a discutere della tecnica usata, del metodo con il quale l’artista opera, che ci appassioniamo a criticarla, interpretarla, contestualizzarla, storicizzarla e dunque mercificarla, acquistarla, venderla, alla volte persino distruggerla, dovremmo al fine convincerci che il suo significato e il suo valore – per fortuna aggiungo - rimane racchiuso nella sua forma.
Viviamo da tempo una fase di estetizzazione della quotidianità che sempre più spesso porta ad un approccio tendenzialmente frivolo delle espressioni artistiche: taluni autori, e Grazia è tra questi, per buona sorte si astengono.
Grazia Buongiorno (DRINA A12) nasce a Genova nel 1968, si diploma in Scenografia Design e Comunicazione Visiva presso il politecnico “Byron” di Genova, nel 1997 frequenta il Corso di Formazione Professionale “Ceramista in grès”, organizzato dallo scultore ceramista Adriano Leverone presso la Scuola di Ceramica di Albisola Superiore, diplomandosi con la specializzazione di “Designer Ceramista in grès”
Nell'ambito della sua formazione professionale ha seguito stages con molti artisti importanti a livello nazionale e internazionale fra cui ricordiamo: Emanuele Luzzati, Gianni Polidori, Sergio Fedriani, Tonino Conte, Sandro Lorenzini, Adriano Leverone, Giovanni Cimatti, Rolando Giovannini, Alessio Tasca, Carlos Carlè.
Dal 2011 ad oggi, oltre alla pittura, si dedica alla realizzazione di murales (Street Art) collabora con enti, associazioni e scuole, per lo sviluppo del murale legale con la convinzione che l'arte sia bene comune e deve essere messa a disposizione della comunità.
Traumfabrik APS
via Aicardi 70, 17015 Celle Ligure
vernissage 24 febbraio 2024 dalle ore 17:30
la mostra prosegue sino al 17 marzo 2024