Sciûsciâ e sciorbî10 settembre 2019 11:39

Facebook oscura i neofascisti. E il Prefetto di Savona che cosa fa?

Bene, anzi benissimo che siano stati cancellati pagine e profili legati a Casapound e Forza Nuova. Male, anzi malissimo che lo abbia deciso una multinazionale privata (di Nicola Stella)

Facebook oscura i neofascisti. E il Prefetto di Savona che cosa fa?

Intendiamoci: io stesso più volte in passato ho segnalato a Facebook pagine e profili neofascisti. Ricordo ad esempio quando alcuni fascistelli locali insultarono e minacciarono la sindaca di Savona per essersi pentita di aver onorato una lapide intitolata (tra gli altri) alle camicie nere. Facebook mi rispose che quei post non violavano la sua policy: mi rallegro che i dipendenti di Zuckerberg si siano accorti dell'errore, sia pure a distanza di tempo.

Il punto, però, è che non possiamo delegare a un monopolista privato il giudizio su quali siano i confini della libertà di espressione. Non ci sono dubbi che Casapound e Forza Nuova (e non solo loro...) quel limite lo abbiano ampiamente oltrepassato. Ma oltrepassare quei confini significa entrare nel campo del reato, sia pure un campo scivoloso come quello del reato di opinione. E quando si tratta di reati l'intervento spetta in primo luogo ai poteri pubblici. Quando, poi, quei reati costituiscono la dimensione programmatica di certi movimenti...be' quei movimenti vanno sciolti e i loro capi perseguiti come meritano. 

Oltretutto i militanti di Casapound e Forza Nuova si sono resi protagonisti non solo di apologia del fascismo, minacce, invettive e istigazioni all'odio razziale, ma anche di ripetuti atti criminali come attentati, aggressioni, omicidi, stupri, occupazione di edifici pubblici (e non per necessità). 

Tanto sarebbe bastato per chiudere la partita, invece le autorità di polizia (per non dire di certi ministri, presidenti di regione, sindaci...) hanno difeso i neofascisti. Savona lo sa bene: su prefettura e questura resterà la macchia del divieto di passaggio dei cortei davanti alla sede di Casapound in via San Lorenzo. Che cosa aspettano a chiuderla?

Nicola Stella

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