Essendo poi sindaci, dovrebbero conoscere almeno le regole minime da seguire per non creare mostruosità urbanistiche.
Vado sarà cancellata come paese vivibile, a causa dell'impatto della piattaforma cinese.
Bergeggi stessa ne teme le ripercussioni.
Lo sapevano tutti, tranne Giuliano e Arboscello che, incidentalmente, sono i sindaci e come tali dovrebbero tutelare gli interessi della propria comunità.
L'Autorità Portuale ha un unico obiettivo da raggiungere: attivare al più presto i maxi traffici di container.
Le strade verranno: una del resto c'è e chissenefrega se passeranno sotto il naso dei vadesi migliaia di tir alla settimana.
A controbilanciare gli interessi dell'Autorità portuale avrebbero dovuto provvedere i sindaci, imponendo come prioritaria la realizzazione delle infrastrutture, comprese quelle ferroviarie.
Invece i nostri due eroi hanno preferito che a dettare i tempi fosse l'Autorità Portuale.
Hanno in sostanza abdicato al loro ruolo.
Ed è grottesco che oggi Giuliano invochi l'intervento di un commissario.
Ma lei dov'era quando due anni fa era già palese il clamoroso ritardo nella costruzione dei collegamenti stradali e ferroviari?
E Arboscello che mestiere faceva?
Si dirà che hanno chiuso un occhio per favorire una realizzazione rapida delle opere portuali e quindi il via alle assunzioni promesse.
Ma attenzione ai ricatti occupazionali, il caso Tirreno Power insegna.