Mezza politica11 giugno 2018 12:02

Libri e zuppa di pesce

Rappresentanza è una bella parola, che dovrebbe essere il concetto-chiave della politica. Cioè tu, elettore, voti me, poi io ti rappresento. Per il Comune di Savona, purtroppo, “rappresentanza” pare tristemente avvicinarsi solo ad “apparenza”. Ci scrive un lettore: ma com'è possibile che vengano trovati 800 euro per portare a cena Sindaco e Vicesindaco del teutonico Comune di Villingen-Schwenningen e rispettive consorti, quando poi si chiede alle famiglie di rinunciare ai libri scolastici che dovrebbero essere un diritto gratuito degli scolari savonesi?

Libri e zuppa di pesce

Ora, potremmo rispondergli - come in effetti è - che gli enti pubblici devono tassativamente seguire il bilancio che hanno approvato.

Che il bilancio è suddiviso in capitoli di spesa, e quindi i 768,70 euro per il rimborso dei pasti delle autorità straniere all'assessore Scaramuzza che li ha anticipati di tasca sua erano tranquillamente reperibili al capitolo 38.000 "Rappresentanza/prestazione di servizi" (come da determina dirigenziale QUI allegata), mentre i soldi per i libri, non prevedendo il bilancio comunale la variazione relativa, semplicemente non ci sono.

Come osservava ieri Marco Ravera qui: http://www.lanuovasavona.it/2018/06/10/leggi-notizia/argomenti/mezza-politica-2/articolo/libri-scolastici-a-pensar-male.html.

Tutto vero. Ma allora non sarebbe opportuno prima di approvare i bilanci assicurarsi che rispondano ai bisogni reali della cittadinanza?

Che a noi, lungi dal fare i populisti, ma della cena dei Sindaci tedeschi prima della processione del Venerdì Santo (processione che oltretutto è pure saltata) ci importa pochino.

Invece, che i savonesi possano godere dei loro diritti e di un welfare profumatamente pagato a suon di tasse, questo sì ci pare importante.

Giovanna Servettaz

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