News26 agosto 2018 18:28

Di Maio e il ponte dimenticato

Sulla questione Salvini, Di Maio appare molto in difficoltà - roba da medaglia per arrampicata libera su specchi - ma su Autostrade è difficile dargli torto

Di Maio e il ponte dimenticato

La vicenda Diciotti è veramente troppo difficile da giustificare, da qualsiasi parte la si guardi.

Di Maio sa però che deve provarci, e ci prova. Senza grande successo: “Alfano si doveva dimettere in quanto Angelino Alfano” è un po' debole, come risposta alle accuse di incoerenza.

Sulla tragedia di Genova, però, ci pare che Di Maio abbia tutte le ragioni.

Quando si dice sconcertato dalla velocità con la quale i media hanno abbandonato il crollo del ponte Morandi e quando afferma che il ponte non deve essere ricostruito da Autostrade, ma da un'azienda di Stato.

Quando dichiara di voler desecretare al più presto i contratti di Autostrade e quando dice di non volerle restituire ai Benetton.

Quando dice che il pubblico è meglio del privato, perché non deve fare profitto.

Ce la faranno i Cinquestelle a convincere gli alleati a nazionalizzare le Autostrade?

Perché la Lega, tanto aggressiva sulla questione migranti, che urlare costa poco ma di scena ne fa tanta, è invece apparsa da subito assai prudente sulla possibilità di togliere le autostrade dalle grinfie di Atlantia.

Forse per affinità cromatiche.


LNS

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