News22 giugno 2019 12:34

Una parte di me

Le donne sono state spesso le più colpite da un sistema sociale e sanitario che portava medici e familiari a prendere la decisione di internare in manicomio pazienti che talvolta erano solo persone ritenute scomode, contro corrente, eccentriche. Dimenticate negli “istituti di cura”, non venivano curate bensì ne venivano cancellate identità, personalità e passioni, Stasera, alle 21, a Genova Quarto

Una parte di me

Ridare vita a esistenze femminili scomode e controcorrente

Continuano le iniziative presso l’ex ospedale psichiatrico di Quarto-Genova.  Dopo le recenti Quarto Pianeta “Insieme”, mostra e concorso, e il Cotonfioc Festival, evento che racchiude arti visive, editoria e laboratori arrivato alla sua III edizione (ha da poco chiuso i battenti ottenendo un grande successo di pubblico e critica), stasera è la volta del saggio-spettacolo “Una parte di me”.

A conclusione del percorso laboratoriale di teatro ideato e condotto dall’attore, autore e regista genovese Fabio Fiori, gli allievi del laboratorio stesso presenteranno il loro saggio itinerante nello Spazio 21 (ex cucine dell’ospedale recentemente recuperate), dal titolo “Una parte di me”.

«Visto da vicino nessuno è normale»: è la frase che sintetizza il pensiero rivoluzionario di Basaglia e anche lo spirito con cui è stato condotto il saggio, il quale ha la volontà, certamente non esaustiva né didattica, di superare il labile confine tra normalità e follia, raccontando “soltanto” delle vite, o meglio una parte di queste vite.

“Una parte di me”, appunto, come recita il titolo scelto.

E in particolare una parte delle donne, emblema delle tantissime che prima della chiusura dei manicomi vennero sottoposte a torture e barbarità, messe al bando, nascoste al mondo, finché la società non ha deciso di rimettere al centro la dignità della persona stessa, sana o malata che fosse. Le donne sono state spesso le più colpite da un sistema sociale e sanitario che portava medici e familiari a prendere la decisione di internare in manicomio pazienti che talvolta erano solo persone ritenute scomode, contro corrente, eccentriche. Dimenticate negli “istituti di cura” esse non venivano curate bensì ne venivano cancellate identità, personalità e passioni. Alcune di queste vite ritrovano voce stasera nel saggio in programma alle ore 21, sotto la direzione di Fiori, con la collaborazione di Claudia Araimo.

“Una parte di me”, saggio conclusivo del laboratorio di teatro condotto da Fabio Fiori, ore 21, Spazio 21, ex Ospedale Psichiatrico di Quarto (Via Giovanni Maggio 4, Genova). Per info e prenotazioni: tel. 3494127246

Chiara Pasetti

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