Mezza politica30 luglio 2020 15:11

Il contrario della smart city

I fondi a disposizione trattati come una partita di giro, le tante occasioni perdute, l'incapacità di attrarre finanziamenti privati e di sviluppare un vero piano di rilancio per la città: il mesto bilancio di un altro anno di amministrazione Caprioglio

Il contrario della smart city

Così il Gruppo Consiliare PD Savona: "Martedì la maggioranza ha approvato il rendiconto: la fotografia di sintesi delle scelte del Comune nel corso del 2019, scelte sulle quali ci siamo via via espressi e sulle quali non torniamo in questa sede. 

Fra gli elementi “tecnici” abbiamo segnalato come dato positivo i tempi veloci di pagamento dei fornitori.

Ma il dato politico che emerge chiaro riguarda, come abbiamo fatto notare in molte occasioni (i precedenti rendiconti, i DUP, ecc.), la mancanza di un’azione e di una visione integrata delle diverse partite di bilancio che si traducono in uno stile amministrativo inefficiente e non attuale. Non attuale sì, perchè rappresenta tutto il contrario del concetto di smart city che andrebbe praticato e non predicato.

Ci sono esempi lampanti che sconfessano ogni possibile scusante a questa totale assenza strategica: l’ingente quantità di risorse per investimenti di cui ha (e avrebbe) potuto beneficiare il Comune di Savona negli ultimi 4 anni. Risorse così ingenti non si vedevano da almeno 15 anni. Fondo Strategico, Fondo Periferie, POR. A cui si affiancano le occasioni perse: Fondo sport e periferie, Fondi per il trasporto pubblico locale, fondo per l’edilizia universitaria – ostello del Priamar –. 

A questo deve aggiungersi l’incapacità di attrarre finanziamenti privati, pensiamo ai bandi deserti del secondo lotto della piscina e al mercato civico.

I fondi che sono arrivati sono stati trattati come una mera partita di giro sotto il profilo contabile del bilancio e non si è provato a immaginarne un utilizzo capace di efficientare davvero la spesa corrente del Comune. Un altro esempio lampante: la cattiva gestione dei fondi per l’efficienza energetica - più volte richiamati dal nostro gruppo e oggetto di una articolata mozione bocciata dalla maggioranza perché "quelle cose si stavano già facendo" - : quali e quanti sono i risparmi energetici conseguiti con quegli investimenti?

Lo stesso ragionamento si applica perfettamente alla tassa di soggiorno: impiegare quell’entrata e catalizzare altre risorse per lo sviluppo di un piano strategico per la promozione turistica avrebbe probabilmente innescato un circolo virtuoso sia sotto il profilo dei numeri con le maggiori entrate, sia per quanto riguarda l’immagine, la vivibilità e il rilancio stesso della città - città in cui le persone siano felici perchè soddisfatte e orgogliose di vivere e lavorare -. Una città in dialogo con il suo comprensorio.

Le risposte ricevute in Consiglio hanno un che di disarmante.

Quattro anni fa dicevamo queste cose con spirito costruttivo e di collaborazione provando a mettere a disposizione, pur dall’opposizione, idee, competenze e progetti.

Oggi lo diciamo come presa d’atto di occasioni perdute, di tempo sprecato per la nostra città."

Elisa Di Padova

Cristina Battaglia 

Paolo Apicella

Gianni Maida

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