Salute & Veleni18 agosto 2020 12:39

A Sarzana un'altra prova del fallimento della "sanitoti"

"Pazienti oncologici costretti in spazi angusti, un servizio di riabilitazione lasciato a marcire: qui al San Bartolomeo abbiamo un perfetto esempio del fallimento della sanità di Toti"

A Sarzana un'altra prova del fallimento della "sanitoti"

Così il candidato presidente della Regione Liguria Ferruccio Sansa nel corso della sua visita a Sarzana. "La sanità - spiega Sansa - è l'80 per cento del bilancio della Regione.

Il giudizio sul governo di una Regione si deve basare soprattutto su questo.

Toti non ha garantito sanità e salute liguri preferendo i privati al pubblico, lasciando quest'ultimo senza uomini e mezzi.

Un depauperamento di risorse materiali e umane. Noi diciamo basta all'abbandono e alla privatizzazione della sanità pubblica e ai liguri che per curarsi debbano emigrare in altre regioni".

Sansa, accompagnato dal consigliere regionale Francesco Battistini, si è poi addentrato nell'ospedale, iniziando dal servizio di oncologia: "Ecco un primo esempio della "sanitoti" - hanno spiegato - : questo è il day hospital di oncologia, reparto nuovo, costato 50 mila euro, ma chiuso.

Questo servizio avrebbe dovuto sostituire gli attuali spazi, molto piccoli, con locali angusti, dove anche il carrello delle emergenze fatica a passare tra le poltrone riservate ai pazienti e in più mancano le stanze e gli ambulatori per i medici e per la psico-oncoterapia.

Un servizio rimasto chiuso per mesi e riaperto da poche ore, ma a scartamento ridotto, solo un giorno alla settimana per chi deve fare la chemio. Tutto questo mentre a poca distanza ci sono locali nuovi che ormai da tre anni giacciono quasi completamente chiusi qui al San Bartolomeo di Sarzana".

Sansa e Battistini sono poi passati davanti alle porte chiuse del "don Gnocchi": "Un altro mistero dell'ospedale di Sarzana. Qua dietro c'era il reparto don Gnocchi, ortopedia e riabilitazione; ci sono ancora gli strumenti, attrezzature costate decine di migliaia di euro, buttate alla rinfusa. C'è addirittura una piscina per la riabilitazione completamente abbandonata", ha detto Sansa.

"Molte di queste attrezzature - ha aggiunto Battistini - ormai sono purtroppo inutilizzabili. Qui si faceva riabilitazione sia in palestra che in acqua. La piscina, da anni coperta da un assito di legno, volevano smantellarla, ma noi lo abbiamo impedito. Ora possiamo recuperarla".


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