Mezza politica06 ottobre 2021 11:57

Il ricatto di Santi

Il candidato sindaco del centrodestra in affanno si precipita a rassicurare i suoi elettori: se vinco Santi sarà vicesindaco

Il ricatto di Santi

Nella morsa della disperazione, la mossa della disperazione.

Santi, che prima delle elezioni ha appeso parecchi cartelloni e fatto parecchi capricci scivolando nel ricatto nel caso non gli fosse assicurato il ruolo di vice, ha preso quasi 1300 voti, è vero: incredibile, ma vero.

Incredibile, confermiamo, perché Santi in questa città è il titolare dell’assessorato a:
Lavori pubblici e manutenzioni,
verde pubblico,
prevenzione e gestione del dissesto idrogeologico,
interventi su rii e fiumi.

Chieda il dottor Schirru agli abitanti di Lavagnola e Santuario, dove ieri è accorso Toti in persona col solito codazzo di fotografi e sostenitori, cosa pensano della gestione delle emergenze da parte dell’amministrazione uscente e dell’uscente assessore.

Chieda il dottor Schirru ai savonesi cosa pensano di chi si occupa del verde pubblico in una città dove le (ex) aree verdi sono orinatoi, in mancanza di bagni pubblici.
Santi ha preso 1.296 voti, ma Savona ha 49.658 elettori anche se solo 26.035 di questi sono andati a votare tra domenica e lunedì, con le galosce.

Qualcuno alle urne tornerà, il 17 e il 18 ottobre. Più di 1300, immaginiamo.

E non c’è Toti che tenga: anzi, come si dice da queste parti, non ci son Santi.


LNS

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