Queste le dichiarazioni di Roberto Traverso (SIAP): "L’ultima circolare del Gabinetto del Ministro dell’Interno del 2 dicembre u.s. sulle nuove misure urgenti per il contenimento della pandemia sul territorio nazionale che entreranno in vigore dopo il 15 dicembre p.v., in continuità con le precedenti già emanate nel tempo, affida alle forze di polizia un ruolo fondamentale per garantire il rispetto delle misure introdotte dal Governo contro il propagarsi della pandemia.
Mai come in questa circostanza appare imprescindibile dover raggiungere un concreto coordinamento tra le forze in campo anche sul territorio della Regione Liguria ed in una città come quella di Genova.
Questa potrebbe essere l’occasione per iniziare un percorso nuovo, scevro da condizionamenti di natura politica di parte, mettendo al centro della questione non solo il rispetto dell’ordine e della sicurezza pubblica ma anche la tutela professionale e la sicurezza di chi, attraverso il proprio lavoro è preposto a fare rispettare le regole dettate dalla democrazia. Va assolutamente evitato che le fondate, legittime e necessarie attività di controllo delle Forze di Polizia, diano la sensazione di soffocare le libertà dei cittadini.
La circolare in argomento, indica nel Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica la cabina di regia competente a mettere in campo il coordinamento tra le Forze di Polizia e la Polizia Locale come da sempre richiesto dal SIAP, indicando, metodicamente, ruoli e competenze ovviamente anche in base alle risorse umane disponibili.
Emerge con chiarezza l’indicazione di una collaborazione con la Polizia Locale che sarà così chiamata a partecipare in ausilio alla Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza a servizi molto delicati come quelli riferiti ai controlli sui mezzi di trasporto pubblici locali. Invece per quanto riguarda i controlli nell’ambito degli esercizi pubblici dedicati alla ristorazione la Polizia Locale assume un ruolo più stringente, fermo restando le competenze specifiche della Guardia di Finanza.
Tutto questo in una delle città più note d’Europa per il fenomeno sociale e turistico della Movida che purtroppo, convive con situazioni di degrado dovute al dilagante spaccio di stupefacenti che interessa pesantemente anche quelle periferie dove non esistono le luci dello shopping ma il buio del silenzio sociale, degrado urbano e schiamazzi che rendono le vie invivibili.
Penso che l’indirizzo della citata circolare ministeriale possa rappresentare per tutta la Liguria e quindi in particolare Genova un occasione per ragionare sull’esigenza di resettare il sistema, mettendo al centro le risorse umane, impiegandole in base alle proprie competenze istituzionali, andando così a rafforzare, ove possibile, chi si trova in difficoltà operativa sul territorio.
Penso che l’importante numero di donne e uomini a disposizione della Polizia locale, se coordinato in modo condiviso al tavolo del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal Prefetto possa davvero rappresentare un supporto fondamentale per la Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza che, pur soffrendo di croniche e preoccupanti carenze d’organico, sono sempre più impegnate sul territorio per garantire sicurezza democratica ai cittadini in uno dei momento più drammatici per la storia recente dell’umanità a causa della pandemia.
In questo modo si andrebbero gradualmente a ricomporre sbilanciamenti e sovrapposizioni che hanno comportato anche l’esposizione a quei rischi professionali lamentati recentemente e unitariamente dalle sigle confederali che rappresentano gli operatori della Polizia Locale genovese."