Lettere alla Nuova19 febbraio 2023 11:33

Lettera aperta ai cittadini di Savona e non solo

La campagna "Riprendiamoci il Comune" e le pedonalizzazioni

Lettera aperta ai cittadini di Savona e non solo

La campagna, annunciata sulla Gazzetta Ufficiale n. 11 del 14/01/2023, consiste nella promozione di due leggi d'iniziativa popolare ("Principi e disposizioni per la riforma della finanza locale" e "Principi e disposizioni per la tutela del risparmio e la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti"), sulle quali, a partire dall’inizio di febbraio e fino a metà luglio 2023, si raccoglieranno le firme delle cittadine e dei cittadini in tutto il territorio nazionale

Si tratta di due proposte di legge che hanno l’obiettivo di intervenire sulle difficoltà finanziarie che ormai da decenni rendono sempre più complicato per i Comuni svolgere il ruolo di funzione pubblica e sociale da sempre esercitato, e che rischiano di vanificare la democrazia di prossimità e la partecipazione delle e degli abitanti delle comunità locali.

Crediamo che i temi e i contenuti delle due proposte siano di estremo interesse per gli enti locali e per le comunità locali da questi rappresentate, sia perché propongono un’inversione di rotta che restituisca ai Comuni il ruolo che loro compete nell’affrontare le importanti sfide di questo tempo, a partire dalla transizione ecologica e dall’emergenza sociale, e come trovare le risorse necessarie; sia perché vanno nella direzione del costruire una reale partecipazione delle cittadine e dei cittadini alle scelte che riguardano le comunità locali.

Documentazione:qui il testo della proposta di legge sulla riforma della finanza locale https://riprendiamociilcomune.it/wp-content/uploads/2022/12/proposta_di_legge_riforma-della__finanza_pubblica_locale.pdf

qui il testo della proposta di legge sulla socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti https://riprendiamociilcomune.it/wp-content/uploads/2022/12/proposta-di-legge-socializzazione__cdp.pdf

Nel panorama politico savonese ci si scanna (a parole) fra maggioranza e minoranza per discutere sull’operato della giunta Russo sul tema della pedonalizzazione di una quota centrale della città.

Questo fatto, a mio giudizio, al di là del merito del provvedimento in sé come ho già scritto altrove è depistante e poco chiaro alla maggioranza della gente che assiste almeno sui social nei vari gruppi le opinioni a favore e contro con relative argomentazioni. Perchè sembra una lotta fra il bene ed il male, uno schierarsi culturale e molto ideologico senza la valutazione di fattori essenziali sia per chi ha votato per questa giunta, sia per chi ha votato altri ed anche per chi volutamente non è neppure andato a votare.  Mi spiego!

La storia dei singoli comuni ormai da tempo ha un evoluzione che vede da una parte lo stato e dall’altra questo ente che è il più vicino( o almeno dovrebbe essere) ai cittadini come istituzioni nel senso di interpretare le esigenze, ma viene costantemente rapinato di “opzioni” che limitano fortemente qualunque sviluppo sociale  locale.

Quasi in sordina sono passati sotto banco evoluzioni fatte in parlamento che di fatto ad esempio tolgono  libertà di scelta con il bilancio in pareggio determinato centralmente e che concretamente significa circa 14 miliardi/anno tolti dalla disponibilità dei vari comuni, usati  dallo stato per coprire buchi finanziari nazionali.

Non basta! 

La CDP (Cassa Depositi e Prestiti) che è un ente ancora all’80% di diritto pubblico in mano allo stato, fatto dei risparmi di decenni di versamenti di circa 20 milioni di cittadini attraverso le PT che oggi si dice abbia “in pancia “ intorno ai 500 miliardi di euro è l’istituto finanziario che ha per tanto tempo finanziato opere e beni comuni locali( reti elettriche, idriche, ferrovie, scuole, asili, ecc). Ora che si è da qualche anno “aperto”all’ingresso nel suo CDA di personaggi che rappresentano grandi banche nazionali e fondi di investimento, finanzia “il mercato”, cioè preferisce non cose utili, ma investimenti che portano profitto. Per fare un esempio finanziano una Joint Venture fra Qatar e privati per investire in una catena di alberghi in Sardegna.

Dove voglio arrivare per non tediare? Che se non c’è una rivolta dei comuni stessi contro questa situazione possono solo fare piccolissime cose, senza progetti complessivi di contorno.

Pedonalizzare senza pensare a come risolvere mobilità e trasporto a Savona complessivamente è insensato di fatto e non cambia nulla o poco dell’esistente.

La logica dovrebbe prevedere opere a corredo, di entità importante per risolvere trasporto merci verso il centro città, per acquisire flussi e modificarli sul piano autostradale, ferroviario e marittimo, aggiungendo servizi e opere collaterali di viabilità, che accenno solo per brevità.

Quindi a cosa servono i tavoli dati come caramelle in pasto ai cittadini per fingere buone intenzioni e organizzare l’ovvio esistente senza varianti di fondo? Depistaggi e bufale spantegate, senza neppure l’attenuante delle buone intenzioni e per l’opposizione un ruolo senza vera incisività!

Perchè una giunta che ci tiene a dare un servizio DEVE battersi creando consorzi, cercando alleanze contro queste regole limitative, dovrebbe avere un occhio importante per queste due proposte di leggi a cui tante reti, associazioni come Arci, Acli, CGIL funzione pubblica, e vari partiti minori hanno aderito per cambiare almeno in via procedurale questo cappio al collo dei comuni da parte dello stato. Questa situazione non è nata per caso,  dx e sx l’hanno approvata o non si sono opposti e questo spiega la poca differenza pragmatica di concetti dell’autonomia locale e anche perché è in auge di questi tempi la discussione spinta dalla dx sull’autonomia differenziata

In un mondo globalizzato che annulla le autonomie nazionali nel mercato finanziario abbiamo l’assurda situazione di comuni virtuosi con una cassa in positivo, ma che non possono spendere, essendo vincolati, mentre una quota importante (3.000 comuni su 7.000) sono in default finanziario o pre-dissesto

Allora se non si spiegano le cause di una narrazione bloccata ai cittadini nei territori si producono bufale e parole inutili, creando illusioni di partecipazione, oltre alla disinformazione mediatica.

Gianni Gatti

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