Lettere alla Nuova15 aprile 2023 18:14

Savona capitale della Cultura, l'Istituto di Studi liguri: "Partiamo dal Priamar"

La lettera del Direttivo della sezione Sabazia dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri

Savona capitale della Cultura, l'Istituto di Studi liguri: "Partiamo dal Priamar"

Noi riteniamo importante fornire un contributo di riflessione legato alla possibile candidatura di Savona a capitale della cultura 2027.

In particolare vorremmo fornire un ausilio per avviare la riflessione sull'identità della città e sulla sua storia, partendo dalla collina del Priamàr e dalle ricerche condotte in quasi settanta anni di scavi dall'Istituto Internazionale di Studi Liguri, di cui è l'espressione più evidente il Civico Museo archeologico e della Città,fondato e gestito dal predetto Istituto.

Noi pensiamo che Savona debba relazionarsi e riappropriarsi della propria storia allo scopo di farne la base di un nuovo modello di cittadinanza europea e di educazione civica cosciente di sé e della propria città.

Molti potrebbero essere gli avvenimenti da ricordare in città anche in una logica di "lunga durata" dalla presenza di tre Papi, all'Apparizione della Madonna di Misericordia, alla Prefettura dello Chabrol, alla ideazione della Giovine Italia durante la prigionia savonese di Mazzini, per giungere alla medaglia d'oro della Lotta di Liberazione, alla presenza di Pertini e alla fuga di Turati verso la Corsica nel 1926 e alla Processione del Venerdi Santo.

Bisogna poi considerare l'esperienza del Piano Regolatore Intercomunale Savonese, che valorizzò il ruolo della città nella dimensione comprensoriale e nella tutela del paesaggio.

Si potrebbero poi aggiungere significative presenze artistiche dal mondo ceramico (che gli studi più recenti hanno fissato fin dall’età protostorica per poi affermarsi pienamente nel primo basso Medioevo, quando Savona diventa uno dei principali centri produttori dell’area mediterranea: di questa importante realtà il Museo archeologico presenta un’ampia documentazione) fino ad altre forme d'arte per sostenere che Savona e il comprensorio ceramico hanno sicuramente le carte in regola per formalizzare la propria candidatura a capitale della cultura 2027.

L'Istituto Internazionale di Studi Liguri propone di partire in questa riflessione dal Priamàr e dalla fortezza ivi costituita, che comportò la distruzione degli edifici più significativi della città ma che aveva un ruolo di estrema importanza negli equilibri delle nazioni mediterranee (Francia e Spagna in primo luogo oltre alla Repubblica di Genova e all' Impero Ottomano).

Tale fondamentale dato porterebbe anche alla comprensione di un diverso ruolo geopolitico di Savona nell'ambito del Mediterraneo.

Si propone di realizzare, ancora prima della formalizzazione della candidatura :

a) corso per la cittadinanza su storia e archeologia per riavvicinare città e Priamàr;

b) sistemazione dell'area della Cattedrale (scavo) e soprattutto valutare la eventuale realizzazione di un concorso di idee per un’efficace valorizzazione e sistemazione della medesima;

c) realizzazione di uno spazio espositivo nel quale collocare alcuni dei capitelli provenienti dagli scavi o sparsi in citta' oltre ad implementare i supporti multimediali e di realta' aumentata del museo archeologico;

d) sistemazione a parco archeologico dell'area esterna del Priamàr lato corso Mazzini;

e) programma di attività per il 2026 (settantesimo dal primo scavo archeologico) curato dal Museo, ma avviato già in quell'anno con mostre,convegni,...

f) necessita' di dotare il museo archeologico e della citta' di un direttore che abbia una specifica competenza in materia archeologica.

A nostro parere queste iniziative devono essere predisposte prima del 2027 per accompagnare la candidatura di Savona e, soprattutto, per una città sostenibile e culturalmente cresciuta.

Il Direttivo della sezione Sabazia dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri

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