News04 settembre 2025 17:36

Scuola: inizio nel delirio

La denuncia della Cgil: docenti che hanno scoperto che il posto non esisteva, scuole che attendevano docenti ce non si sono presentati, personale non docente in sospeso

Scuola: inizio nel delirio

Il primo settembre 2025 il personale della scuola che ha avuto la fortuna di ricevere una nomina, sia in ruolo sia per supplenza, ha preso servizio. Tuttavia, non in tutte le scuole è filato tutto liscio.

"Abbiamo registrato casi di docenti che, presentatisi a scuola, hanno scoperto che il posto non esisteva, così come scuole che attendevano docenti che non si sono presentati. La situazione del personale ATA è ancora in sospeso: nella nostra provincia le graduatorie di terza fascia non sono state pubblicate e l'ufficio scolastico ha dovuto rinviare per la seconda volta la pubblicazione a causa di anomalie" osserva Licia Cesarini, Segretaria FLC CGIL Savona.

"Per quanto riguarda i docenti precari, al primo turno di nomine risultano 560 assegnazioni da GPS e 160 sulla cosiddetta "continuità sostegno", legata al discusso turno zero. Quest'ultimo ha generato non pochi malumori: docenti con anni di esperienza, che hanno garantito continuità in una stessa scuola, si sono visti scavalcare da colleghi appena entrati nel mondo della scuola; altri, avendo seguito classi terminali, non hanno potuto beneficiare della procedura".

"Su questa modalità ribadiamo le perplessità già espresse fin dall'inizio: attribuire alle famiglie il diritto di richiedere la conferma del supplente compromette la trasparenza e l'oggettività delle procedure di reclutamento, introducendo elementi di arbitrarietà che rischiano di minare sia la libertà di insegnamento sia il diritto dei precari alla stabilizzazione. La vera continuità si garantirebbe assumendo tutti i docenti sui posti liberi e vacanti e ampliando l'organico di diritto almeno fino a coprire l'organico di fatto".

"Un ulteriore elemento di incertezza riguarda la figura degli educatori, sulla quale ancora non si hanno certezze soprattutto in merito alle risorse che la Regione, per tramite della Provincia assegna alle scuole, questo provoca un ritardo nell’emanazione dei bandi: una mancanza che rischia di penalizzare gli studenti più fragili, per i quali questo ruolo è fondamentale.

Alla luce di tutto ciò, possiamo affermare con chiarezza che all'inizio dell'anno scolastico non è andato "tutto bene". A confermarlo, purtroppo, sono le numerose segnalazioni, telefonate, mail e messaggi che stiamo ricevendo quotidianamente da docenti, personale ATA e famiglie" conclude Cesarini.

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