Pronta la replica stizzita di Toti e Rixi, che dichiarano di apprendere le novità dagli organi di stampa e si dissociano dalle scelte di Caprioglio, “che rientrano nelle legittime prerogative del Sindaco – bontà loro, ndr – ma di cui non riteniamo di condividere alcuna responsabilità”. Tiè.
Al posto della povera Marozzi, arriva manco a dirlo un'altra “Inquieta”, che a quanto si apprende vive nientemeno che a Pavia: Doriana Rodino, biologa specializzata in comunicazione alla quale andranno le deleghe a cultura, musei, promozione turistica, campus universitario, politiche giovanili e pari opportunità.
Servizio legale, patrimonio, trasparenza e anticorruzione e rapporti con il Consiglio passeranno invece all'avvocato savonese Andrea Sotgiu, eletto nel 2016 con la lista civica 2.0, e da ora nono assessore della giunta Caprioglio.
A Santi rimangono i servizi cimiteriali e poco più: manutenzioni, verde pubblico (a trovarlo) e servizi demografici. Ancora non si sa come l'ha presa, ma a giudicar dalle sue dichiarazioni dei giorni scorsi non gradirà l'affronto.
Ancora ignoto il nome che verrà proposto dalla Lega per sostituire Ripamonti approdato in Senato e della cui opera in giunta, a parte l'inizio con botto e bestemmia che è l'unico ricordo che ci sovviene, non sappiamo cosa dire.
In tutto questo, Savona resta sommersa da crisi e rumenta: per il secondo problema, la giunta ha appena tirato fuori dal cappello un centomila extra da dare ad ATA perché svuoti i cassonetti con maggior frequenza (http://www.lanuovasavona.it/2018/07/10/leggi-notizia/argomenti/news-1/articolo/rifiuti-degrado-a-savona-il-piano-di-emergenza.html).
Per il primo, come sempre, Comune non pervenuto.