Mezza politica28 dicembre 2023 12:45

Rigassificatore: il sondaggio fantasma

Il Comitato Toti commissiona a Ipsos un sondaggio relativo al gradimento circa lo spostamento della nave rigassificatrice da Piombino a Savona: ma mancano alcuni dati essenziali, anche sulle tecniche di rilevazione utilizzate (di Franco Astengo)

Immagine di vectorpocket su Freepik

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"È positivo per il 60% dei liguri intervistati il giudizio sul rigassificatore Vado Ligure: per il 9% costituisce un'opera indispensabile, per il 51% è necessaria: è quanto emerge dall'indagine realizzata nel mese di dicembre 2023 da Ipsos su un campione di 800 liguri (maggiorenni, residenti) su incarico del Comitato Giovanni Toti Liguria. Nel dettaglio, sono soprattutto i giovani under25 anni a ritenerla un'opera utile; nel complesso, tra gli intervistati, lo ritengono necessario o indispensabile più gli uomini delle donne. (Primocanale) "

"Nel dettaglio, sono soprattutto i giovani under 25 anni a ritenerla un'opera utile. Il rigassificatore di Vado Ligure «s’ha da fare». Almeno per i cittadini liguri che, a un’indagine di Ipsos, hanno risposto positivamente alla costruzione dell’infrastruttura. (Milano Finanza)"

"Come sappiamo, i sondaggi sono manipolabili con estrema facilità agendo sulla formulazione delle domande, sulla composizione del campione analizzato, sulle località in cui vengono raccolti i dati e sulle modalità di intervista delle persone". (IVG.it) "

 

Questi sono alcuni dei commenti raccolti sull'iniziativa del Comitato Toti di commissionare all'IPSOS, l'Istituto di Ricerche di Nando Pagnoncelli, un sondaggio relativo al gradimento o meno circa lo spostamento della nave-rigassificatore da Piombino a Savona - Vado che dovrebbe avvenire entro il 2026 e che da mesi è al centro delle cronache locali e nazionali, anche per via di una forte contestazione da parte della popolazione e la presa di posizione contraria delle istituzioni locali in primo luogo dei Comuni di Savona e Quiliano direttamente interessati e, nell'eventualità della realizzazione, fatti oggetto di ulteriori servitù marine e territoriali.

L'esito del sondaggio sarebbe questo: Il rigassificatore di Vado Ligure «s’ha da fare». È infatti positivo per il 60% dei liguri intervistati il giudizio sul rigassificatore a Vado Ligure: per il 9% costituisce un'opera indispensabile, per il 51% è necessaria. Nel dettaglio, sono soprattutto i giovani under 25 anni a ritenerla un'opera utile. Nel complesso, tra gli intervistati, lo ritengono necessario o indispensabile più gli uomini delle donne. L’indagine realizzata a dicembre, su incarico del Comitato Toti Liguria, mostra anche che il 70% del campione conosce il tema del rigassificatore e del suo spostamento da Piombino alla rada antistante Vado Ligure, mentre il 30% non ne era a conoscenza. In particolare, ne sono a conoscenza il 76% degli uomini intervistati e il 65% delle donne. È maggiormente conosciuto, tra gli uomini, nella fascia di età 45-54 anni e, tra le donne, tra i 35 e i 44 anni.

A questo punto fornite le informazioni disponibili è il caso di porre alcuni interrogativi (prendendo anche spunto dalle osservazioni formulate dal sito IVG e già riportate poco sopra):

1) E' legittimo definire il sondaggio "fantasma" in quanto ciò che è venuto a conoscenza è quanto fornito ai media dal Comitato Toti (committente evidentemente di parte essendo il presidente della regione Liguria il promotore o almeno il principale esecutore su mandato d'altri dell'operazione trasferimento);

2) "Fantasma" perchè sul sito dell'IPSOS il sondaggio non compare e alla richiesta "Rigassificatore di Vado Ligure" risponde "negativo". Mancano così i dati essenziali per poter giudicare in un qualche modo l'operazione di conoscenza d'opinione. Si è scritto di 800 intervistati ma non si conoscono i criteri di selezione (età, appartenenza geografica, professione, ecc) anche se si rivendica una maggioranza favorevole tra i giovani under 25: ma quanti erano nel totale degli 800 e neppure il metodo di interpello: intervista diretta, telefonica o quant'altro, attraverso quale questionario?

3) Il sondaggio è stato somministrato a cittadine/i residenti in tutta la Liguria: per quale percentuale tra le Province, in base alla popolazione residente o con altri criteri?

4) può essere considerato valido effettuare un sondaggio di questo tipo in relazione a un'opera riguardante un determinato territorio e, invece, rivolto evidentemente ai residenti in un contesto molto più ampio e specificatamente non interessato direttamente?

5) Appare molto superficiale la valutazione sulla risposta "a conoscenza dell'iniziativa". Conoscenza non significa approfondimento e capacità di formulazione di giudizio. E' evidente che, considerato il battage pubblicitario che da mesi circonda la vicenda ed anche la forza della protesta (fece scalpore anche sui media nazionali l'iniziativa dello scorso Ferragosto con la catena umana di 16.000 persone scaglionate sulla costa da Albisola a Finale per rifiutare il trasferimento) che un gran numero di persone siano a conoscenza della vicenda (molto seguita anche sui social, che sono strumento adoperato da entrambe le "parti" in causa).

Nella sostanza restano intatte le incognite sul valore del sondaggio evidentemente utilizzato esclusivamente per introdurre elementi di dubbio e perplessità nella protesta, sicuramente maggioritaria che permane nella popolazione interessata ben sostenuta dalle istituzioni e dalla maggioranza delle forze politiche.

Giudizio conclusivo: con gli elementi a disposizione l'operazione può essere giudicata come di mera propaganda dallo scarso rilievo.

In attesa di eventuali migliori precisazioni sulla tecnica di rilevazione utilizzata.

Franco Astengo

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