Mezza politica30 agosto 2018 18:10

Tardiva Giuliano

La Presidente della Provincia Monica Giuliano sembra realizzare solo ora il pericolo TIR sulle nostre strade. Nel convegno della Cisl sulla mobilità (era il 24 maggio 2018) aveva prospettato soluzioni tramite il casello di Bossarino -attivo tra quanti anni?-, il completamento dell'Aurelia bis e il rafforzamento della superstrada Vado - Savona, che, siccome "aveva retto il traffico dei TIR della Orsero", adesso sarebbe in grado di sostenere il prospettato raddoppio dei veicoli pesanti (!)

Tardiva Giuliano

"Noi per Savona " denuncia per l'ennesima volta l'inadeguatezza delle proposte di soluzione e la visione limitata del problema traffico mostrate negli ultimi decenni dai responsabili politici, tecnici ed economici del nostro territorio. 

Già negli anni '80 erano state avanzate ai responsabili dei diversi settori forti richieste di ammodernamento delle infrastrutture,  in particolare di quelle ferroviarie,  trascurate, obsolete o addirittura inesistenti.

Troppe volte, per incapacità progettuale e per una impostazione urbanistica del territorio miope e non attenta agli interessi della Città, sono state costruite strutture importanti e impattanti  senza le necessarie infrastrutture di collegamento con le reti della viabilità (vedi Porto, piattaforma Maersk). 

E solo ora si scopre che non esistono le strutture necessarie alle trasformazioni economiche in atto? Dove erano i responsabili della programmazione? O, meglio, è mai stata fatta una vera programmazione rigorosa e quindi anche lungimirante? 

Da più di un anno segnaliamo anche alla Provincia (che il 30 giugno 2017 ha realizzato con noi il Convegno - La cura del ferro -) l 'urgenza del raddoppio della rete ferroviaria, data l 'attuale situazione di isolamento di Savona sia verso la Francia sia verso il Piemonte.

La presenza del doppio binario, con il traffico pesante su ferro, risolverebbe gran parte del problema Tir. Ma anche al Convegno della Cisl si è parlato solo marginalmente della ferrovia: la soluzione avanzata dagli autorevoli politici e tecnici presenti è stata solo il raddoppio dell'Autostrada (o perlomeno una sua terza corsia) con conseguente aumento del traffico stradale e autostradale, con impatto devastante sulla qualità della vita e sull'inquinamento, come da noi denunciato anche in un documento online con la raccolta firme.

I responsabili della gestione del territorio devono prendere atto del fallimento delle loro scelte e delle inefficienze della loro politica. Solo un urgente cambiamento culturale consentirà di superare l' impostazione retrograda della mobilità (da ultimi in Europa)  cui stiamo assistendo.

 


Daniela Pongiglione

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