News28 marzo 2019 16:15

Il Consiglio comunale apre col caso Saccone

Un peccato, dichiara la capogruppo PD Barbara Pasquali, che la consigliera Saccone non sia presente a questo consiglio comunale. Concordiamo, anche perché magari la discussione pacata e civile che ha aperto l’assemblea avrebbe tranquillizzato la consigliera, che non più tardi di ieri pretendeva (testuale) “la destituzione di tutti coloro all'interno delle istituzioni che hanno fatto si, fomentando che si formasse un linciaggio mediatico tale da mettere la mia famiglia e i miei figli in pericolo senza che venisse commesso nessun reato!”

Il Consiglio comunale apre col caso Saccone

Senza stare a sottilizzare ricordando che per ora l’apologia del fascismo nel nostro Paese è ancora un reato, ci limitiamo a ricordare come le minacce a Saccone siano state oggi unanimemente condannate, da Barbara Pasquali, da Marco Ravera e da Ilaria Caprioglio.

Alcuni punti tra quelli citati dai consiglieri di PD, Rete a Sinistra e dal Sindaco, però, dovrebbero a questo punto essere affissi nell’aula, in modo che certe sconcezze non avvengano più da parte di chi rappresenta le Istituzioni in questa città.

L’antifascismo, ricorda Pasquali, è una precondizione per stare seduti qui, e dobbiamo presumere di esser tutti antifascisti, altrimenti non c’è un terreno comune. Che il fascismo non sia un’opinione non deve neppure esser messo in discussione. Né si può limitare il fatto a una mera “stupidaggine”. La preoccupazione (che condividiamo, ndr) è che intorno a queste cose si sia creata una normalizzazione

Aggiungeremmo anzi che,  come dimostra il caso analogo scoppiato proprio oggi a Genova, probabilmente queste reiterate celebrazioni del ventennio abbiano proprio come fine quello di renderle quotidiane, e quindi usuali e non degne di creare preoccupazione.

Continueranno invece  a preoccuparci gli elogi al Duce e ai tempi bui che ha prodotto, perché come ha ricordato Marco Ravera quello di Saccone non è stato un attacco a una parte politica, ma un oltraggio alla città.

“Alla consigliera Saccone”, aggiunge Ravera, “ avrei detto che oggi siamo qui a discutere perché, banalmente, hanno vinto i buoni. La nostra città ha dato molto in termini di sangue alla lotta per la Liberazione. Anche sullo sciopero del 1 marzo 44 Saccone attaccò l’assessore Rodino per essere andata  a omaggiare il ricordo di uomini rastrellati e uccisi per aver scioperato contro il regime. Le minacce sono ovviamente da condannare, ma un post del genere è un’offesa alla comunità”.

Il sindaco Caprioglio ha voluto aggiungere qualche parola, ribadendo che si dissocia da quanto pubblicato dalla consigliera. “Compito dei rappresentanti istituzionali è tener vivo il ricordo e gli insegnamenti dei padri costituenti. In passato sono stata criticata dalla consigliera per le mie posizioni antifasciste e antirazziste”

E le minacce social, ricorda Caprioglio, non sono mancate neppure per lei.

Infatti, aggiunge, “condanno le minacce e ieri ho collaborato con le autorità per raccogliere materiale per eventuali indagini.Questo non modifica il mio pensiero: chi ricopre ruoli istituzionali deve riconoscersi nei valori costituzionali. La stessa Costituzione sulla quale ho giurato io”.

Conclude il presidente del Consiglio comunale Giusto: un momento doveroso, spero che l’episodio termini qui.

Una speranza che condividiamo, e che potrà realizzarsi se la consigliera Saccone e tutti gli altri rappresentanti delle istituzioni sceglieranno, per il futuro, di rispettare la Costituzione della Repubblica con le azioni e con le parole.

Ciò non toglie che dignitose dimissioni sarebbero appropriate.

LNS

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