News25 febbraio 2020 18:17

Chiusure distaccamenti Polizia, Sanremo aiuta. Savona che fa?

Roberto Traverso (Sindacato Appartenenti Polizia): il piano di razionalizzazione di Polizia Stradale illustrato oggi a Savona andrà a regime solo tra 5 o 6 anni, ma nel frattempo con le chiusure di Finale e Sanremo perdiamo presidi di legalità sul territorio. Il Comune di Sanremo metterà a disposizione dei locali per evitare la chiusura, restiamo perplessi di fronte al silenzio istituzionale che permane sul territorio di Savona - a partire dai possibili problemi che emergeranno con l’avvio dell’attività sulla piattaforma Maersk di Vado Ligure

Chiusure distaccamenti Polizia, Sanremo aiuta. Savona che fa?

Oggi il SIAP ha incontrato il Sindaco ed Il Presidente del Consiglio Comunale di Sanremo i quali hanno condiviso la nostra linea mirata ad evitare la chiusura del Distaccamento della Polizia di Stradale previsto dal piano nazionale riorganizzativo della Polizia di Stato. 

Abbiamo apprezzato la disponibilità da parte del Comune di Sanremo di mettere addirittura a disposizione dei locali da dedicare alla Polizia Stradale per evitare la chiusura visto che uno dei problemi è quello del pagamento dell’affitto dell’attuale palazzine che Autostrade S.p.A. non vuole più pagare perché la polizia stradale di Sanremo non offre il servizio in ambito autostradale ma sull’Aurelia. 

Un segnale tangibile di attenzione rispetto alle problematiche della sicurezza su un territorio notoriamente infiltrato della malavita organizzata. 

Si apre dunque un nuovo fronte per evitare la chiusura a Sanremo mentre sul territorio di Savona tutto tace. 

Oggi la Dirigente del Compartimento Polizia Stradale Liguria ha illustrato i contenuti tecnici di un progetto che però attualmente vale solo sulla carta, visto che andrà a regime tra 5 o 6 anni, cercando, nel frattempo, di mascherare, attraverso rafforzamenti fittizi, la chiusura di presidi di polizia sul territorio. 

Mentre il territorio imperiese cerca di dare una risposta a sostegno alla nostra battaglia, restiamo molto preoccupati e perplessi di fronte al silenzio istituzionale che permane sul territorio di Savona.

Non abbiamo ancora avuto nessun tipo di ritorno formale sulle problematiche che graveranno sulla sicurezza anche dopo l’apertura della piattaforma Maersk nel porto di Savona. 

Migliaia e migliaia di containers si sono materializzati negli ultimi mesi territorio savonese, incidendo oltre che sulla viabilità stradale, anche sulle a dir poco esigue risorse investigative impiegate per contrastare il flusso di stupefacenti o altre merci irregolari che vanno ad alimentare la criminalità organizzata in tutta l’Europa. 

Ci chiediamo come mai il Sindaco di Savona non abbia preso una posizione a tutela della sicurezza su scelte organizzative che, lo ricordiamo, nascono da percorsi e valutazioni che oggettivamente non dipendono da scelte politiche nazionali ma in realtà da quelle locali. 

Ricordo che in Liguria non è mai stata costituita la commissione antimafia regionale prevista da più di 10 anni.

Si tratta di un grave vuoto istituzionale da attribuire alle istituzioni locali che oggi si riverbera sulle scelte nazionali che vengono fatte per ripartire le esigue risorse a disposizione per la sicurezza sul territorio.

com

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