Contromano27 febbraio 2020 12:12

Cialtroni prima e dopo

Dal panico sanitario al panico economico, l’Italia in questi giorni ha vissuto tutto tranne equilibrio e razionalità. E se l’economia, come pensiamo, dipende dalla serietà che un Paese (non un governo, un Paese) è in grado di dimostrare, allora siamo fottuti

Cialtroni prima e dopo

In tutti questi giorni difficili, come i Lettori avranno visto, abbiamo scientemente e volontariamente sopito la nostra vena polemica perché ci è sembrato più giusto limitarci a informare e così cercar di contenere, razionalizzando, gli assurdi eccessi ai quali nostro malgrado abbiamo assistito dal “caso Codogno” in poi.

Per questo trascorriamo le giornate, come tutti gli altri organi di informazione, semplicemente cercando di capire cosa realmente accade sul fronte coronavirus, quali siano i rischi e quali siano le misure più corrette per la salvaguardia della salute pubblica.

Cosa che d’altronde cerchiamo di fare anche su problemi che da più tempo ci mettono a rischio e che peraltro permangono intatti nella loro perniciosità: l’inquinamento, la sicurezza dei cittadini, la crisi ambientale del Pianeta.  

Adesso però è indispensabile notare come l’Italia non abbia dimostrato il minimo equilibrio né quando è emerso il primo focolaio di contagio da coronavirus in Lombardia, e le popolazioni di mezzo Nord si accalcavano nei supermercati comprando chili di farina che probabilmente non sanno neppure impastare, né oggi - quando finalmente emergono le ovvie e immaginabili conseguenze economiche del panico da virus: navi da crociera che nessuno accoglie perché nel loro ventre son presenti alcuni italiani, il cuore produttivo del Paese bloccato, la Borsa a picco.

E allora che si fa? Si dice tranquilli, abbiamo scherzato, adesso basta tamponi urbi et orbi, che al massimo muoiono quattro vecchietti, ricominciate come niente fosse - mentre il governatore della Lombardia gira con la mascherina.

Per quanto ci riguarda, continueremo ad ascoltare i dati ufficiali, i virologi e gli infettivologi come Ilaria Capua e Fabrizio Pregliasco, che hanno dimostrato equilibrio e competenza, e a riportare quello che dicono loro. 

Auspicando che la politica di tutte le parti cerchi - per una volta - di dimostrarsi salda, equilibrata e soprattutto  pensante. 

LNS

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