News09 aprile 2020 18:02

Coronavirus, avanti piano

Ancora 610 vittime. Cala la pressione sugli ospedali. Verso il prolungamento delle misure restrittive per altre due settimane. Oltre 100 i medici morti a causa del covid, la Federazione: "mandati a combattere a mani nude contro il virus"

Coronavirus, avanti piano

3.605 sono i pazienti in terapia intensiva: diminuiscono ancora i ricoverati sia nelle intensive sia in altri reparti.

Cresce il numero delle persone in isolamento domiciliare.

Sono 610 i deceduti, 1.979 i guariti.

Il prof. Locatelli: largo il consenso sullo studio di sieroprevalenza, appannaggio di strutture nazionali piuttosto che regionali.

Sono già 12 gli studi approvati sui farmaci, mentre altri sono in attesa di una nuova valutazione. AIFA è attivata anche per fornire indicazioni ai medici attraverso schede documentali e gestire problematiche in caso di venir meno di determinati farmaci, oltre alla farmacovigilanza.

Le attuali misure restrittive e di isolamento previste dal DPCM in scadenza il 13 aprile saranno probabilmente prorogate almeno fino al 2 maggio: lo apprende l'ANSA da fonti qualificate. Sarebbe inoltre in discussione l'eventualità che dopo Pasqua possano riaprire alcune piccole attività legate alla filiera agroalimentare e sanitaria, previo il rispetto delle misure di distanziamento.

Nel frattempo sono centocinque, mentre scriviamo, i medici caduti combattendo il covid. Così il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (FNOMCeO), Filippo Anelli: "Dobbiamo fare tutti una riflessione su come, in questo paese, è stato garantito, per i medici e gli operatori sanitari, il diritto alla sicurezza sul posto di lavoro. Lo dobbiamo a tutti i colleghi deceduti, a tutti i professionisti che hanno sacrificato la loro vita nel tentativo di curare e salvare i pazienti. La maggior parte erano medici di medicina generale, mandati a combattere a mani nude contro il virus, senza gli adeguati dispositivi di protezione, ma anche pneumologi, medici penitenziari, medici legali.

La Professione è unita nel cordoglio, piange i suoi morti e lotta per proteggere i colleghi e i cittadini. Vorremmo che lo Stato fosse altrettanto unito, senza divisioni tra il Governo Centrale e le Regioni, tra le Regioni e i Comuni, ma in una leale collaborazione e virtuosa sinergia, nel tutelare i suoi medici, i suoi professionisti della salute, il suo Servizio Sanitario nazionale”.

La situazione in Liguria

Sono 4.070 le persone positive al Covid-19 in Liguria, 59 in più rispetto a ieri. Da inizio emergenza sono stati effettuati 18.446 tamponi (925 in più di ieri).

 

I pazienti ospedalizzati sono 1.257 (5 in meno rispetto a ieri), di cui 154 in terapia intensiva (+1).

1.994 persone positive proseguono il decorso a casa (13 in più di ieri), mentre sono clinicamente guarite (ma positive e quindi in isolamento al domicilio) 819 persone (51 più di ieri).

 

I soggetti dichiarati guariti con due tamponi consecutivi entrambi negativi sono 266 (+27). Le persone decedute sono complessivamente 682 (28 in più di ieri)

Questo il dettaglio dei 1262 pazienti ospedalizzati:

• Asl 1 – 201 (di cui 24 in terapia intensiva)

• Asl 2 – 158 (di cui 26 in terapia intensiva)

• Ospedale Policlinico San Martino – 316 (di cui 40 in terapia intensiva)

• Ospedale Evangelico – 65 (di cui 6 in terapia intensiva)

• Ospedale Galliera – 143 (di cui 12 in terapia intensiva)

• Ospedale pediatrico Gaslini – 2

• Asl 3 Villa Scassi – 195 (di cui 21 in terapia intensiva)

• Asl 3 Gallino Pontedecimo – 5

• Asl 3 Micone - 2

• Asl 4 – 60 (di cui 9 in terapia intensiva)

• Asl 5 – 110 (di cui 16 in terapia intensiva)

Numero positivi per provincia (totale 4.070 positivi in Liguria):

• Savona – 509

• Spezia – 492

• Imperia – 716

• Genova – 2290

• in fase di verifica – 63

 

Le persone in sorveglianza attiva sono 3.252, così suddivise:

• Asl 1 – 839

• Asl 2 – 744

• Asl 3 – 930

• Asl 4 – 380

• Asl 5 – 359

LNS

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