News06 ottobre 2018 09:24

Good morning Savona

Venticinque milioni di euro: questa la cifra esorbitante che il Comune dovrà sborsare per chiudere la questione dei derivati e trovare un accordo con Deutsche Bank, che ha vinto anche in secondo grado la causa presso il tribunale competente di Londra - comodo, pratico, economico. Una sola domanda: cosa aspetta la Giunta a promuovere un'azione di responsabilità?

Good morning Savona

Non smetteremo mai di pagare, non smetteremo mai di parlarne: la felice intuizione dei contratti Swap ricadrà sulla testa dei Savonesi per le generazioni a venire.

Della questione dei derivati nel Belpaese si è occupato con tenacia negli anni Sergio Rizzo, che indicava come cause della “febbre derivati” e delle sue drammatiche conseguenze su Governo ed Enti locali due principali caratteristiche dei decisori: incompetenza e superficialità.

Le decisioni prese in quegli anni, scrive Rizzo in un articolo del 2015 sul Corriere scaricabile QUI, sono state decisamente troppo avventurose e hanno finito, manco a dirlo, per favorire soltanto le banche.

Altro che ristrutturare il debito, come si sosteneva all'ombra della Torretta nel 2007: di debiti se ne sono piuttosto creati di nuovi e onerosi, che peseranno sulla nostra città per altri vent'anni di tasse e tagli ai servizi per pagare i cravattari delle banche.

Per chi non lo sapesse, ricordiamo una lettera di Franco Astengo, che nel lontano 2011 chiedeva lumi sui derivati all'Amministrazione impegnata nella campagna elettorale dalla quale uscì vincitore per la seconda volta Federico Berruti.

Lettera che è ancora in attesa di risposta, dopo 7 anni.

Ripetiamo la domanda che ci assilla da anni (ma assilla solo noi?): perché l'attuale Giunta, sempre felice di ricordar le colpe di “quelli di prima”, non promuove un'azione di responsabilità sulla vicenda dei derivati?

Perché, perché, perché?

LNS

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