La presenza della sindaca, Ilaria Caprioglio, è stato un segnale importante per tre motivi:
1) perché conferma che il suo coinvolgimento nel rito revisionista di Zinola era stato effettivamente una trappola
2) perché dimostra che l’impegno preso a Madonna degli Angeli era sincero,
3) perché segna una svolta nel passato recente della destra forzista che è sempre stata ambigua verso il fascismo: dagli elogi di Berlusconi ( “il confino era una vacanza“, “Mussolini non ha mai ammazzato nessuno” ), alle stronzate di Sandro Bondi sull’inutilità della guerra partigiana, dai saluti romani di Maria Vittoria Brambilla, ai cori ‘liberisti’: “Un due tre, W Pinochet” e al riciclaggio degli ex-missini.
Bene. Sonia Viale, assessore regionale alla sanità, in un post talmente sgangherato da evocare la logica di Wanna Marchi, fulmina la sindaca, dicendo che si sarebbe schierata “con i manifestanti urlanti che hanno imbrattato la sua città e non con Desireé, Pamela ed anche Giuseppina, un’altra giovane vittima di un brutale stupro di gruppo la cui targa in ricordo è stata distrutta a pochi chilometri da lei pochi giorni fa… “
Accecata dalla presenza di un gruppo di immigrati – tra loro c’era pure un ottimo oratore – Sonia Viale non si è accorta che la sindaca sfilava accanto a un ex carabiniere di 80 anni: Balduino Astengo, il nipote di un uomo che è stato un eroe della prima guerra mondiale e dell’antifascismo.
Si chiamava Cristoforo Astengo.
Ispiratore di Pertini e amico di Parri, venne prima picchiato, poi degradato e infine fucilato a Madonna degli Angeli dagli squadristi di Salò.
Se i loro emuli, gli squadristi del web, oggi sono così attivi è anche perché una certa destra li usa e li Accarezza.
La mia solidarietà a Ilaria Caprioglio.