News13 febbraio 2019 18:33

L'antro di piazza Sisto

La piazza del Comune è davvero diventata il Bronx? Siamo andati a vedere coi nostri occhi e, senza voler allarmare nessuno, ci pare che la situazione vada tenuta sotto controllo

L'antro di piazza Sisto

Ci avviciniamo al bar Haiti, lo storico caffé d'angolo che si affaccia sulla piazza del Comune: il titolare ha deciso di anticipare la chiusura alle sette di sera dopo esser stato minacciato da alcuni ragazzi che frequentano la piazza perché lamentava alcuni comportamenti non proprio civili.

Sono le cinque di pomeriggio, il bar fa la sua solita vita: c'è bel tempo, gente seduta ai tavolini che chiacchiera, qualcuno che entra per un caffé veloce.

Di fianco, una specie di antro ospita un distributore di cibi e (soprattutto) bevande: la prima cosa che si vede è un espositore di birre, anche quelle ad alta gradazione.

Fu astuto anche il Comune, a rilasciare una licenza per distributori di alcolici self service.

Facciamo per entrare nell'antro, dicendo ad alta voce che vogliamo una bottiglietta d'acqua: lì davanti campeggiano una decina di ragazzini, alcuni indiscutibilmente minorenni.

Dentro ce ne sono altrettanti, forse qualcuno di più.

Da fuori una voce ordina: “Uscite subito”, perché (presumiamo) stiamo entrando noi, corredando l'intimazione con una fragorosa bestemmia.

Dentro fumano (normali sigarette, a giudicare dall'odore) ma non escono.

Stanno appoggiati al distributore dell'acqua, ci guardano un po' straniti, non fanno neppure il gesto di spostarsi per lasciarci accedere.

Non sono aggressivi, piuttosto sembrano sonnolenti: non il massimo insomma, per un gruppo di adolescenti che dovrebbero sprizzare energia da tutti i pori.

L'acqua ad ogni modo non riusciamo a prenderla, usciamo.

Abbiamo visto abbastanza.

Non ci è successo nulla, siamo entrati e usciti senza che nessuno ci minacciasse né ci disturbasse, ma un commento ce lo permettiamo: la piazza principale della nostra piccola città, che è sempre stata - per utilizzare un termine abusato - “a misura d'uomo” nonostante il cemento, non solo non è più la piazza col bel giardino a forma ellittica dei tempi che furono, ma non assomiglia neppure più alla piazza di dieci anni fa.

“Lasciata andare”, è il termine che ci viene in mente.

Un po' tutta la città, dal centro alle periferie, sembra sentirsi orfana.

E un po', spiace constatarlo, a ragione.

LNS

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