Tra gli aspetti più controversi del DDL Pillon, oltre a quelli economici, preoccupa l'omissione rispetto alle sensibili condizioni delle donne vittime di violenze domestiche cui l'obbligo di mediazione, previsto dal DDL, imporrebbe l'incontro e la negoziazione con l'autore dei maltrattamenti, non nell'ambito di un percorso di riparazione scelto tra le parti (in specie dalla vittima), ma di un passaggio forzoso ai fini della separazione. Un'azione che di fatto scoraggerebbe la denuncia di violenza domestica. Un provvedimento inaccettabile, ancor più pensando che dal 2002 ad oggi nel nostro Paese sono state oltre 3000, già 146 nel 2019.
Per questo, e per altri motivi, abbiamo depositato per il Consiglio comunale un ordine del giorno, approvato trasversalmente in altre città, che chiede un impegno del Comune al fine di ritirare il DDL Pillon e di promuovere iniziative di sensibilizzazione per tenere alta l’attenzione su questi temi, nell'ottica di un avanzamento sulle politiche della famiglia, dei diritti delle donne e dei minori, di contrasto alla violenza di genere.
Gruppo PD Savona
Gruppo Rete a sinistra - Savona che vorrei
Gruppo Noi per Savona