Mezza politica01 novembre 2019 11:40

Rispetto e propaganda

Un altro autunno caldo sembra profilarsi per il disastrato orizzonte politico savonese: dopo il caso camicie nere di un anno fa, ecco arrivare la notizia della raccolta fondi per una targa di commemorazione dei morti nei bombardamenti americani del 1943. Stavolta converrà al Comune di stare molto attento a cosa sarà scritto su quella targa

Rispetto e propaganda

“Questa amministrazione - dichiara Caprioglio alla Stampa - è sempre disponibile a incontrare i cittadini per cercare insieme una soluzione a qualsiasi legittima richiesta”.

Per sgombrare immediatamente il campo da equivoci, i morti civili meritano il massimo rispetto.

Un rispetto che, lo ricordiamo al Sindaco al quale peraltro più volte abbiamo chiesto un lumino notturno per le lapidi dei Partigiani e di rimettere al suo posto quella di Fanny Dallari, mai deve rischiare di cadere nel revisionismo, proprio per evitare che le vittime lo siano due volte: della folle guerra voluta da Mussolini e della manipolazione a fini propagandistici.

Specie in un’epoca dove amministratori pubblici frequentano “per errore” cene nostalgiche del ventennio, e specie in una città dove, sempre per errore, Sindaco e Prefetto si son trovati a inaugurare una lapide che celebrava le camicie nere.

Nel frattempo, sulla lieta paginetta Facebook dalla quale l’anno scorso si lanciavano insulti e minacce contro Caprioglio - rea di aver partecipato al corteo antifascista - troviamo scritto che i corsi dell’Anpi sulla Resistenza, con docenti del calibro di Giorgio Amico, Rosanna Lavagna, Fabio Gallesio, servirebbero a “contare balle nelle scuole per manipolare i bambini”.

Sempre nel frattempo, lo storico Giuseppe Milazzo sta terminando il suo libro su Pertini, che sarà presentato a Roma, alla Camera dei Deputati e al Quirinale.

Ci auguriamo che il Sindaco, oltre a scoprire targhe per le vittime degli Alleati, non dimentichi le vittime dei nazifascisti e del terrorismo nero: illumini le lapidi partigiane, restituisca dignità alla tomba Dallari e presenti l’importante opera di uno storico savonese su un Presidente, anch’esso savonese, che combatté il fascismo e le sue squadracce fin dagli albori dei tempi più bui che l’Italia fu costretta a vivere. 

LNS

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