Mezza politica19 aprile 2020 11:44

Al voto, al voto!

Sono in tre ad aver scritto al ministro Lamorgese perché il voto previsto in primavera per le elezioni regionali si svolga a luglio: Zaia, De Luca e Toti

Al voto, al voto!

L’espressione del voto popolare è certamente più importante che mai, in un momento in cui il Paese sprofondato nell’emergenza sanitaria ha accantonato perfino le libertà costituzionali.

Emerge però chiaramente, in questa invocazione del voto, la volontà di capitalizzare il consenso.

Per Zaia e De Luca la cosa può anche apparire ragionevole, perché le loro decisioni, pur criticabili come tutte, paiono al momento esser state le più sensate per contenere il contagio.

Lo stesso non si può dire per il viareggino presidente della Liguria, che è stato appena travolto dalle polemiche sulle discrepanze tra i dati forniti dalla sua agenzia e quelli messi nero su bianco dal Ministero e sta evidentemente tremando per le inchieste aperte dalla Magistratura sull’operato suo e della sua inutile Alisa nelle residenze per anziani - tanto che già invoca a gran voce lo scudo penale per la classe dirigente che si è trovata a gestire l’emergenza.

Toti insomma sembra più che altro aver una gran fretta di votare prima che la bomba esploda, rischiando di portar via una vittoria che sembrava già decisa anche a causa dei tentennamenti dell’opposizione ligure.

Il presidente gode di un’enorme potenza di fuoco: onnipresente sulle TV regionali e sui siti online con le sue decine di comunicati stampa quotidiani, non lascia molto spazio a chi lo contesta.

Spazio che, passata l’emergenza, le opposizioni potrebbero riguadagnare.

Quindi perché non votare subito, quando le luci son tutte per lui?

Stia attento il presidente, che le luci illuminano il bello ma anche il brutto. 

E la propaganda social, seppur ben sponsorizzata, potrebbe non bastare a tutti quelli che hanno subito un lutto, o che stanno in casa da un mese senza tampone, o aspettando un servizio territoriale lasciato al grande cuore dei singoli sanitari nel contesto di una disorganizzazione ormai impossibile da nascondere.

LNS

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