News01 giugno 2020 18:04

Coronavirus, in Liguria più contagi che in Lombardia

Preoccupa la situazione della nostra regione, e fioccano le critiche. Pastorino: in Liguria riapre tutto senza problemi, tranne la sanità pubblica. Il PD: a 28 giorni dalla fine del lockdown non si sa ancora quando riaprirà il CUP, "uno scandalo. La Regione faccia chiarezza sul numero dei tamponi effettuati: quanti sono i diagnostici e quanti quelli ai malati certificati guariti? Nel frattempo i centri diurni per anziani e disabili sono sempre chiusi"

Coronavirus, in Liguria più contagi che in Lombardia

Così Gianni Pastorino (Linea Condivisa): «Su una marea di attività si procede spediti col “liberi tutti”, ma quando si tratta di servizi sanitari essenziali per la popolazione Toti tergiversa e sente il bisogno di precauzioni. Solo la sanità pubblica deve essere insomma soggetta a prudenza, per Toti. E se dovesse esserci una recrudescenza del covid, ha già fatto sapere che i CUP saranno nuovamente chiusi a tempo indeterminato. Nel frattempo la popolazione può frequentare senza restrizioni una serie di attività commerciali, evidentemente esenti dalla diffusione del contagio. In questa smania da riapertura, l’ultimo pensiero di Toti è andato alla ripresa dell’offerta sanitaria. Ovviamente solo di quella pubblica, perché i privati hanno potuto, e possono, continuare a lavorare indisturbati erogando prestazioni».

Toti vorrà anche denunciare la Fondazione Gimbe per aver pubblicato dati che, secondo lui, metterebbero in cattiva luce l’operato della giunta; ma quei dati appaiono incontestabili, checché ne dica la giunta. Nelle ultime settimane si sono registrati livelli di contagio e tassi di mortalità molto superiori alla media nazionale, ponendo la Liguria tra le prime regioni per questo triste primato».

Critiche anche dal PD: «La Giunta regionale renda pubblico il piano di apertura del Cup. Ancora oggi non si sa se le visite e gli appuntamenti potranno riprendere il 15 o il 22 giugno (il PD aveva chiesto di partire già il 4). Gli operatori e i cittadini vivono tuttora nell'incertezza. A 28 giorni dal 4 di maggio e cioè dalla fine del lockdown non si sa ancora quando riaprirà il Cup. È uno scandalo. Come pensa di recuperare, la Giunta ligure, chi a febbraio a oggi avrebbe voluto fare un esame o una visita? Parliamo di oltre tre mesi di interventi accumulati. 

Toti però non chiarisce nulla e annuncia, come al solito, una serie di date, senza fornire alcuna spiegazione. È paradossale che Toti abbia pensato a riaprire tutto tranne il Cup, lasciando chiusa l'attività sanitaria extra Covid per 4 mesi. Alle lunghe liste d'attesa del Cup si aggiungono anche quelle per entrare nelle RSA e la mancanza, ancora oggi, di un adeguato trasporto per disabili. I centri diurni per anziani e disabili sono sempre chiusi. Da marzo. Toti lo sa?

Un'altra questione su cui chiediamo chiarezza alla Giunta regionale è il numero dei tamponi effettuati in Liguria. Toti e Viale dicano quanti sono i tamponi che riguardano le analisi diagnostiche e quanti quelli effettuati ai malati certificati guariti. Una precisazione fondamentale e di interesse collettivo, per capire la reale incidenza del Covid-19 sul nostro territorio e per monitorare quotidianamente l'andamento del virus.»

In Liguria sono stati effettuati 1424 test e vengono segnalate due vittime.

La maggior parte dei nuovi contagi rilevati oggi, specifica Toti, provengono da una RSA di Genova.

Regioni con la crescita percentuale più alta rispetto a ieri (elaborazione Youtrend):
Liguria +0,58%
Valle D'Aosta +0,25%
Lazio +0,13%

Il grafico della fondazione Gimbe:

I dati della Protezione civile

A oggi, 1 giugno, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 233.197, con un incremento rispetto a ieri di 178 nuovi casi. 
Il numero totale di attualmente positivi è di 41.367, con una decrescita di 708 assistiti rispetto a ieri.
Tra gli attualmente positivi, 424 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 11 pazienti rispetto a ieri.
6.099 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 288 pazienti rispetto a ieri.
34.844 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto a ieri i deceduti sono 60 e portano il totale a 33.475. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 158.355, con un incremento di 848 persone rispetto a ieri.

LNS

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