News03 giugno 2020 11:34

La strage dei lavoratori

E' questo fondato il timore dell'Unione Nazionale Consumatori dopo aver letto il report ISTAT sull'occupazione di aprile: "dati falsati dal blocco dei licenziamenti, cosa succederà una volta che il mercato del lavoro sarà sbloccato da questo vincolo legislativo e tutti gli occupati riprenderanno ad essere collegati alla domanda effettiva di lavoro, agli ordini delle industrie e alle vendite degli esercizi? O il Governo, prima di allora, sarà in grado di far ripartire a pieno regime l'economia, con aiuti a fondo perduto, o sarà una strage di lavoratori"

La strage dei lavoratori

Secondo i dati resi noti oggi dall'Istat, ad aprile si contano 274 mila occupati in meno rispetto a marzo.

"Dato drammatico, per di più falsato dal blocco dei licenziamenti. E' evidente che, avendo l'art. 46 del decreto legge n. 18 del 17/3/2020, noto come Cura Italia, bloccato le procedure di licenziamento, l'occupazione dei dipendenti a tempo indeterminato è formalmente preservata ed il crollo è legato al calo di quelli a termine" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

"Ma si tratta di un dato fittizio, artificioso ed irreale. Il punto è cosa succederà una volta che il mercato del lavoro sarà sbloccato da questo vincolo legislativo e tutti gli occupati riprenderanno ad essere collegati alla domanda effettiva di lavoro, agli ordini delle industrie e alle vendite degli esercizi. O il Governo, prima di allora, sarà in grado di far ripartire a pieno regime l'economia, con aiuti a fondo perduto, o sarà una strage di lavoratori" conclude Dona.

Questi i punti salienti del report Istat:

Rispetto al mese di marzo 2020, ad aprile si registra una marcata diminuzione dell’occupazione, si rafforza  il calo delle persone non occupate in cerca di lavoro già registrato a marzo, con una ulteriore forte crescita dell’inattività.

La diminuzione dell’occupazione (-1,2% pari a -274mila unità) è generalizzata: coinvolge donne (-1,5%, pari a -143mila), uomini (-1,0%, pari a -131mila), dipendenti (-1,1% pari a -205mila), indipendenti (-1,3% pari a -69mila) e tutte le classi d’età, portando il tasso di occupazione al 57,9% (-0,7 punti percentuali)

Le persone in cerca di lavoro (-23,9% pari a -484mila unità) diminuiscono maggiormente tra le donne (-30,6%, pari a -305mila unità) rispetto agli uomini (-17,4%, pari a -179mila), con un calo in tutte le classi di età. Il tasso di disoccupazione scende al 6,3% (-1,7 punti) e, tra i giovani, al 20,3% (-6,2 punti).

Generalizzata anche la crescita del numero di inattivi (+5,4%, pari a +746mila unità): +5% tra le donne (pari a +438mila unità) e +6% tra gli uomini (pari a +307mila). Il tasso di inattività si attesta al 38,1% (+2,0 punti).

Confrontando il trimestre febbraio-aprile 2020 con quello precedente (novembre 2019-gennaio 2020), l’occupazione risulta in evidente calo (-1,0%, pari a -226mila unità) per entrambe le componenti di genere.

Diminuiscono nel trimestre anche le persone in cerca di occupazione (-20,4% pari a -497mila), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+5,2% pari a +686mila unità).

Il netto calo congiunturale dell’occupazione determina una flessione rilevante anche rispetto al mese di aprile 2019 (-2,1% pari a -497mila unità), verificata per entrambe le componenti di genere, per i dipendenti temporanei (-480mila), per gli autonomi (-192mila) e per tutte le classi d’età, con le uniche eccezioni degli over50 e dei dipendenti permanenti (+175mila).

Il tasso di occupazione scende di 1,1 punti percentuali.Infine, anche le persone in cerca di lavoro calano in misura consistente nell’arco dei dodici mesi (-41,9%, pari a -1 milione 112mila unità), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+11,1%, pari a +1 milione 462mila).

L’indagine ha risentito degli ostacoli che l'emergenza sanitaria in corso pone alla raccolta dei dati di base. Sono state sviluppate azioni correttive che ne hanno contrastato gli effetti statistici negativi e hanno permesso di elaborare e diffondere i dati relativi al mese di aprile 2020 (per maggiori dettagli si veda la Nota metodologica a pag. 16).

LNS

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