News15 settembre 2020 07:52

Reddito di cittadinanza: Italia ed Ecuador, due paesi a confronto

Una proposta di Samina Zargar per la Settimana del Reddito di Base dal 14 al 20 settembre 2020

Reddito di cittadinanza: Italia ed Ecuador, due paesi a confronto

Siamo tutti, ormai, abituati a sentir parlare di PIL (Prodotto Interno Lordo) e a credere che esprima il benessere della nostra collettività, il nostro progresso o sviluppo.  Per questo, siamo pronti a stracciarci le vesti se ci confermano che il Pil non aumenta o, peggio ancora, perde dei punti. Ultimamente, il nostro Ministro Gualtieri, ci ha fatto sapere che  "La caduta media annuale del Pil non sarà troppo lontana dalle previsioni di aprile. Non ho ancora i dati, ma posso dire che al momento la nostra stima di contrazione annuale è ben inferiore a quanto stimato da alcuni previsori e non è a due cifre". Questa dichiarazione, seppure non positiva, data la situazione di pandemia, ci ha fatto tirare almeno un sospirino di mezzo sollievo.

 

Eppure, il Pil si basa sulla crescita ma non calcola il capitale soprattutto naturale che viene perso in tale processo (lo scioglimento dei ghiacciai, la cementificazione selvaggia, le alluvioni date dai cambiamenti climatici non sono presi in esame). Inoltre, calcola una distribuzione media del reddito, che significa che un cittadino molto ricco ridistribuisce la sua ricchezza su tanti poveri: la media falsa allora la vera realtà dei poveri.

È evidente che non basta il PIL per capire la situazione di un paese. È nato, allora, l'Indice di sviluppo umano, che tiene conto di differenti fattori, tra cui l'alfabetizzazione e la speranza di vita, superando così il concetto di sviluppo incentrato solo sulla crescita economica. Lo sviluppo umano coinvolge, infatti, alcuni ambiti fondamentali di quello economico e sociale: la promozione dei diritti umani, l'appoggio alle istituzioni locali con particolare riguardo al diritto alla convivenza pacifica, la difesa dell'ambiente, il cosiddetto sviluppo sostenibile delle risorse territoriali, lo sviluppo dei servizi sanitari e sociali, il miglioramento dell'educazione della popolazione, con particolare attenzione all'educazione di base, lo sviluppo economico locale, l'alfabetizzazione e l'educazione allo sviluppo, la partecipazione democratica, l'equità delle opportunità di sviluppo e d'inserimento nella vita sociale.

Di questo e di molti altri soggetti si parlerà nella Settimana Internazionale del Reddito di Base dal 14 al 20 settembre 2020. Gli interventi saranno ovunque, sul sito di Bin-Italia.org come in vari luoghi in Italia e nel mondo (Informazioni al link https://www.bin-italia.org/14-20-settembre-2020-settimana-internazionale-per-il-reddito-di-base-freedom-to-choose-libere-e-liberi-di-scegliere/#:~:text=Dal%2014%20al%2020%20Settembre,liberi%20e%20libere%20di%20scegliere.).  

Una tra le tante proposte, ad esempio, è quella di Twitch Tv che offrirà un dibattito- incontro informativo dal titolo “Verso un reddito per tutti e tutte. Reddito di base incondizionato: applicazioni e prospettive” con ospite Sandro Gobetti, Presidente e socio fondatore del Basic Income Network (BIN) Italia, il 17.09.2020, h. 21 – 23, live on www.twitch.tv/myssborg.

Per i Savonesi, invece, che hanno già sentito parlare di lei, dei suoi libri, delle sue conferenze, articoli, interventi, su tematiche concernenti soprattutto i diritti, sarà, forse, interessante la Proposta di Samina Zargar.

Proprio in occasione della Settimana, ella ha pubblicato in ebook con Amazon il testo, già stampato a suo tempo in cartaceo con Edizioni Il foglio Letterario, della sua tesi di laurea “Reddito di cittadinanza, Italia ed Ecuador due paesi a confronto” (https://www.amazon.it/REDDITO-CITTADINANZA-Ecuador-modelli-confronto-ebook/dp/B08HY3WLFF/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=reddito+di+cittadinanza+samina+zargar&qid=1600075633&s=books&sr=1-1), e lo ha arricchito di un video per stimolare proprio la discussione (https://www.youtube.com/watch?v=3EQCvWjGHAY).

Al di là delle opinioni, la maggiore critica negativa, in Italia, a un Reddito di base (Reddito di cittadinanza) è che gli Italiani siano truffatori e corrotti e utilizzino il Reddito per non fare nulla e rimanere volontariamente, non per bisogno, sul “divano”. Non a caso, abbiamo saputo di episodi di cronaca in tal senso. Oggi, però, il Reddito di Cittadinanza è legge anche in Italia.

Inoltre, come diritto alla libertà dal bisogno e alla felicità a cui deve tendere ogni essere umano, viene proposto per tutti gli abitanti del Pianeta.

Quando l’Europa e l’America del Nord, nel secolo scorso, hanno lottato per i Diritti dei lavoratori, delle donne, dei presunti diversi ecc., non l’hanno fatto, però, per tutti i Paesi del mondo.

In fondo, ci ha fatto comodo che, altrove, i bambini e le donne fossero sfruttati a sangue, persino più degli uomini, che morissero di fame e malattie (pazienza, sono così tanti!), che non avessero istruzione, che fossero sottomessi a barbari dittatori venditori, per proprio interesse, dei loro stessi popoli. Abbiamo avuto enormi ricchezze agricole e minerarie a prezzi vantaggiosi solo per noi e le multinazionali nostre figlie.

Se crediamo che ciò sia una mostruosità da correggere per il futuro, possiamo incominciare a seguire la programmazione della Settimana del Reddito di Base e, magari, leggere il libro della Zargar.

Incominciare a capire è già un passo avanti verso uno sviluppo sostenibile e il rispetto dei Diritti Umani.

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