“Come Regioni avevamo chiesto infatti che fosse portata alle 23. Spero che almeno questa volta il sistema di risarcimento sia efficace e puntuale, perché si rischia la chiusura di molte imprese. Come impostazione generale, resto convinto che sarebbero più utili misure per proteggere o lasciare a casa le persone più fragili (anziani, cittadini che soffrono di patologie varie) e cercare di convivere col virus”
Il problema dei bar e ristoranti è serissimo anche secondo noi, che conosciamo e intervistiamo da mesi esercenti che si sono autotassati oltre misura per garantire la massima sicurezza: l’abbiamo scritto tante volte, ed è perfettamente inutile chiudere i bar se poi la gente si ammucchia senza controllo nelle piazze, munita di bottiglie che si porta da casa.
Però: “Resto convinto che sarebbero più utili misure per proteggere o lasciare a casa le persone più fragili (anziani, cittadini che soffrono di patologie varie) e cercare di convivere col virus”.
Tanto sono anziani o malati, consumano poco: quindi perché non lasciarli a casa?
Eh sì presidente, che impiccio questa Costituzione per la quale siamo tutti uguali, che impiccio questi medici di famiglia che costringono gli anziani e finanche i malati a camminare per tener la glicemia sotto controllo e la muscolatura allenata.
Qui in Liguria però, prima di chiudere in casa la stragrande maggioranza della popolazione - che l’ha perfino votata - si potrebbe partire da qualche innovazione rivoluzionaria: incrementare la medicina territoriale, per esempio.
Così che le persone siano curate a casa anziché andare ad affollare i pronto soccorso.
Assumere il personale sanitario che già dovrebbe esser stato assunto, e a tempo indeterminato.
Evitare le vetrine che fanno tanto bene alla visibilità di chi sogna Roma (“il salone nautico del coraggio”) e soprattutto sbarazzarsi dell’indispensabile Alisa.
Per esempio.