Mezza politica30 ottobre 2020 15:33

Liguria: i malati per terra

Mentre il sindacato Uil Fpl dell’ospedale Galliera posta una foto delle ambulanze in coda di notte nel tentativo di zittire i negazionisti e su Genova 24 si vedono immagini di pazienti che attendono per terra di esser visitati nei pronto soccorso, il presidente Toti - novello assessore alla sanità regionale - trova il tempo di occuparsi dell’attentato di Nizza

Liguria: i malati per terra

Dite ai miei figli che li amo. È da ieri che penso alle ultime strazianti parole della mamma tra le vittime dell’attentato di Nizza. Siamo vicini al popolo francese ma questo non basta più. Soprattutto dopo aver appreso che il killer era sbarcato a Lampedusa, per arrivare in Francia passando da Ventimiglia. Dobbiamo tutelare i nostri confini e rafforzare i controlli soprattutto per le regioni di frontiera come la Liguria. La gestione dell'immigrazione deve essere al centro dell'agenda politica dell'Europa ma servono interventi concreti per proteggere tutti noi.”

Cosa leggere in una dichiarazione del genere?

Innanzitutto un assist a Matteo Salvini che da ieri strilla della “responsabilità morale” di Conte e Lamorgese per l’attentato avvenuto nella città francese. Un assist moderato, sia chiaro, in giacca e cravatta: che il nostro presidente sogni Roma non è una novità e ogni modo per ottenere visibilità è benvenuto.

Non c’è però solo questo. Toti ha preteso e ottenuto di tenersi in saccoccia la delega alla Sanità, occupando il posto che fu di Sonia Viale. 

E adesso la sanità sta sfuggendo di mano. La Liguria è tra le regioni maggiormente colpite dall’epidemia, ed emerge ogni giorno con sempre maggior chiarezza che le misure messe in campo dalla Regione per prevenire la seconda ondata o se non altro le sue conseguenze sono, anche a volerle cercare, del tutto insufficienti.

Che fare? 

Torna in mente la vecchia manovra della diversione. Spostare il discorso sugli immigrati ha valso alla Lega il primo posto nei sondaggi, e provare non costa nulla. Migliaia di like assicurati, commenti con la bava alla bocca sui “maledetti buonisti” e il gioco è fatto: i pazienti per terra e le ambulanze senza barelle magari saran dimenticati, almeno per oggi.

“Servono interventi concreti per proteggere tutti noi”, declama il presidente e assessore alla sanità.

Qualcuno gli ricorderà che proprio da lui dovrebbero arrivare interventi concreti per proteggere tutti? 

Non la chiusura dei confini però. 

L’apertura di reparti, l’assunzione di personale sanitario, il tracciamento dei contagi. Tutta roba che magari avrebbe evitato il casino di oggi.

 

LNS

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