News17 novembre 2020 14:26

Recovery unfound

Unanime critica delle opposizioni: il Recovery Fund di Toti è una lista della spesa, scritta senza coinvolgere le minoranze né le parti sociali

Recovery unfound

«La maggioranza di centrodestra capitanata da Toti ha stilato una “lista della spesa” di investimenti per oltre 22 miliardi di euro, che cambierebbero radicalmente la faccia alla nostra regione, su come spendere i soldi del Recovery Fund. Senza rendere pubblici i fascicoli sugli investimenti, con i dettagli progetto per progetto. Senza coinvolgere il resto del consiglio regionale o le parti sociali. Non è così che funziona». Queste le dichiarazioni del Capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino, che attacca duramente il comportamento della Giunta Toti.

«ll Recovery Fund, o più correttamente Next generation EU, è un'opportunità per cambiare davvero in meglio. Per investire sulla sanità pubblica, sull'innovazione e sulla sostenibilità ambientale per combattere i cambiamenti climatici. Invece il Presidente Toti e la sua maggioranza hanno stilato una lista della spesa generalgenerica. Un elenco di Titoli (ad esempio “Interventi Infrastrutturali Strategici”, senza specificare quali-dove-perché), Cifre e Soggetti.

Qual è la visione di questa Giunta? Come immaginano la Liguria del 2050? Perché a leggere questo scarno e criptico elenco della spesa, non si intravede alcun futuro migliore, ma solo tanti interventi riparatori, e fondi a perdita d'occhio per i soliti soggetti».«Fino ad ora i Fondi Europei sono stati usati parzialmente e in maniera non finalizzata. Il rischio è che anche questa ennesima lista della spesa fallisca, per colpa dell’impreparazione tecnica di questa Giunta, e del pressapochismo delle loro proposte».

«Ma in ogni caso il Presidente Toti avrà raggiunto il suo scopo: sventolare davanti ai cittadini fumosi elenchi di progetti e investimenti, e una volta che non li avrà ottenuti, scaricare la colpa sul Governo e sull'Europa. Senza mai prendersi le proprie responsabilità».

Dello stesso tenore le osservazioni di Europa Verde Liguria: "In questi giorni la Giunta di destra, che governa la Regione Liguria, ha approvato un elenco di progetti da inserire nel programma Recovery Fund,che il Governo Italiano dovrà predisporre.

Vi sono state indicazioni o consultazioni delle opposizioni, delle forze sociali o culturali, delle organizzazioni di categoria?

Nulla di tutto ciò. Toti e la sua Giunta nel consueto silenzio hanno fatto il solito elenco della spesa mettendo insieme progetti attesi da decenni (Pontremolese) e idee che nessuno vuole vedere realizzate (Gronda) poiche' si pongono in netto contrasto con idee di mobilità su ferro e soprattutto con la necessità di giungere a tre obiettivi indispensabili per la Liguria:

a) portare rapidamente a compimento le opere previste nella pianificazione di bacino, riprendendo pure il progetto del contratto di fiume dell'Entella allo scopo di garantire il riequilibrio idrogelogico del territorio;

b) necessità di sostenere e favorire il sistema dei parchi, giungendo rapidamente ad una loro estensione in modo che essi possano diventare lo strumento per favorire il ripopolamento delle aree interne;

c) giungere ad un sistema sanitario pubblico che funzioni abbandonando ogni idea di privatizzazione ma piuttosto favorendo la creazione nel patrimonio oggi inutilizzato di social housing, cohousing e altre forme di residenza protetta per persone in condizioni di fragilità.

Vi sarebbero molte altre opere ,che ci vengono in mente (dalla sistemazione del nodo ferroviario savonese, alla possibile ferrovia Garessio-Albenga, ....) fino alla necessità di investire sulle strutture culturali, fondamento della coscienza civile del paese, sull'agricoltura di qualità, sul recupero edilizio, sulla riduzione dell'inquinamento atmosferico, su un ciclo dei rifiuti che abbandoni l'idea di bruciare ma punti all'idea di rifiuti zero (riduzione, riciclo, riuso).

Si tratta però di fare una netta scelta di campo che la destra non vuole o non può fare data la presenza al suo interno di sostenitori del negazionismo climatico, a favore della mozione a suo tempo approvata dal Consiglio regionale e proposta da Fridays for future per la lotta al cambiamento climatico, che imponeva tempi e azioni precise e non il solito elenco della spesa che riduce il recovery fund ad una sorta di bancomat come la destra ha ridotto nei precedenti cinque anni il fondo regionale di sviluppo.

"Un confronto serio sull’utilizzo delle risorse in arrivo in Liguria attraverso il Recovery Fund” chiede anche il Gruppo consiliare ligure del Partito Democratico: “Condividiamo le perplessità avanzate da Cgil, Cisl e Uil sul modus operandi della Giunta regionale, che nei giorni scorsi ha stilato un mero elenco di opere senza alcun coinvolgimento delle parti sociali, delle categorie, delle associazioni e della società civile – spiegano i consiglieri del PD .

Non basta fare una semplice lista della spesa: ciò che serve è un disegno complessivo che guardi al futuro della Liguria. Al momento, invece, manca un progetto strategico d’insieme. Proprio per questo chiediamo alla Giunta regionale di avviare un confronto serio e partecipato con tutti i soggetti interessati. Queste risorse sono determinanti per il rilancio della nostra regione. Ma occorre utilizzarle nel miglior modo possibile, ascoltando il territorio e avendo ben chiara una visione della Liguria degli anni a venire”.

LNS

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