Si è consumato così un Consiglio comunale a colpi di demagogia e strumentalizzazioni.
Lontani anni luce dal dare le risposte di cui Savona avrebbe bisogno, impegnati nei ricatti e nelle diatribe tutte interne alla maggioranza, alla ricerca della spallata più potente.
In tutto questo, passa quasi sotto silenzio la conferma di quello che il nostro gruppo sostiene da oltre 4 anni.
Il piano di riequilibrio ha inferto colpi durissimi alla nostra città.
Ed è conseguenza di scelte politiche.
Ieri in Consiglio, la conferma di tutto questo: dopo aver tolto ossigeno e anima alla città per 4 anni improvvisamente - a 5 mesi dalle elezioni - si rilasciano grandi quantità di risorse.
Lo abbiamo detto da sempre, anno dopo anno, ed è nero su bianco nelle relazioni della Corte dei Conti: i tagli sono stati superiori a quanto fosse richiesto. Una scelta scellerata con conseguenze sotto gli occhi di tutti.
Potremmo passare uno a uno i grandi temi della campagna elettorale del centro destra: a ciascuno corrisponde un tassello del fallimento di questa amministrazione: dal fallimento del sistema di raccolta dei rifiuti, agli aumenti ai cittadini sui servizi, i mancati investimenti sul Campus, l'azzeramento delle iniziative turistiche e culturali, il costante mancato sostegno al piccolo commercio...sono solo alcuni degli esempi lampanti.
Da quattro anni la città richiede e soffre per i mancati interventi, attenzione, idee, strategie e progettazione. In questa situazione già profondamente compromessa è arrivato il flagello dell'emergenza sanitaria. Non basteranno 5 mesi dopo l'incapacità dimostrata. Chi verrà dopo dovrà rimboccarsi le maniche e cambiare totalmente approccio: ricominciare ad ascoltare la città, avere buone idee e saperle mettere in pratica. Fuori dai ricatti e dalla demagogia.
Il Gruppo Consiliare PD